“Esprimo incondizionata, e senza riserve, fiducia nel lavoro della magistratura, che, indubbiamente, eserciterà il proprio corso investigativo secondo legge. Allo stesso tempo auspico che il dottor Gaetano Di Giovanni dimostri la correttezza del proprio operato”.
Così il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, e’ intervenuto subito dopo aver appreso della misura di custodia cautelare a carico del dirigente comunale, Gaetano Di Giovanni.
Oggi, 12 aprile, Gaetano Di Giovanni, comandante della polizia locale di Agrigento arrestato nella giornata di ieri con l’accusa di corruzione, è stato sospeso da tutti gli incarichi di servizio con la privazione della retribuzione. Questo il primo provvedimento dopo il blitz dei carabinieri di Partinico e della Procura di Palermo che ha portato all’esecuzione di 12 misure cautelari nell’ambito di una indagine su un giro di tangenti in mezza Sicilia. Il vicesindaco Aurelio Trupia, il sindaco Franco Miccichè è fuori per impegni istituzionali, ha firmato una determina sindacale che prevede la sospensione cautelare del dirigente Gaetano Di Giovanni da tutti gli incarichi. Una decisione che fa seguito alla proposta del segretario generale del Comune di Agrigento e richiama l’articolo 38 del contratto nazionale che prevede – appunto – la sospensione dall’incarico senza retribuzione. La determina sindacale è immediatamente esecutiva. Gaetano Di Giovanni, attualmente sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, è stato dunque sospeso dai seguenti incarichi: dirigente responsabile del settore Patrimonio e tributi; dirigente responsabile ad interim del settore Polizia Locale e capo ufficio di staff a supporto del sindaco.
