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27 gennaio, Giornata della Memoria: Calogero Marrone, di Favara, morì per salvare tanti ebrei 

La giornata della Memoria del 2024 è stata celebrata – per la provincia di Agrigento – con gli scolari dell’Istituto comprensivo “Falcone e Borsellino” di Favara e nel solco della figura di Calogero Marrone, favarese, impiegato comunale che sacrificò la propria vita per salvare quella dei tanti ebrei cui attestava la “pura razza ariana”.

Era, durante la Seconda guerra mondiale, il responsabile dell’Anagrafe e Stato civile del Comune di Varese, e non accettando le inique leggi razziali del 1938 si espose al rischio capitale; morì, infatti, a Dachau, dove era stato deportato. Aveva anche militato nella Resistenza portandovi l’esperienza bellica della Prima guerra mondiale, dove si era conquistato tre medaglie.

Gli alunni della “Falcone e Borsellino” hanno messo in scena una toccante rappresentazione della cacciata dalle scuole, nel 1938, dei bambini di famiglia ebraica; hanno poi eseguito brani musicali a tema in coro e in orchestrina di fiati.

Infine è stata consegnata alla famiglia del sig. Calogero Cinquemani la medaglia d’onore alla memoria che la legge riconosce ai deportati nei lager nazisti.

Alla cerimonia, oltre al Prefetto e al Sindaco di Favara, erano presenti le autorità provinciali civili e militari e un folto pubblico di cittadini e studenti.

L’Istituto Alberghiero “Ambrosini” ha infine offerto un sobrio rinfresco con specialità della cultura culinaria ebraica, araba e siciliana, nel segno della riconciliazione.

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