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San Cataldo. Oncologia al Maddalena Raimondi: test diagnostico di farmacogenetica per terapie personalizzate

Presso il laboratorio di Biologia Molecolare del Presidio Ospedaliero “Maddalena Raimondi” di San Cataldo è stato avviato un innovativo test diagnostico basato sulla metodica in Real Time PCR di farmacogenetica.

Questo metodo di analisi ha lo scopo di identificare le mutazioni genetiche che possono provocare resistenza ai chemioterapici e, di conseguenza, permettere la prescrizione di terapie personalizzate per i pazienti oncologici secondo la cosiddetta Medicina 4P (Precisione, Preventiva, Partecipata e Personalizzata).

L’idea di una “medicina su misura” è stata fortemente sostenuta da Barack Obama già nel 2015 quando, con la sua Precision Medicine Initiative, ha sottolineato l’importanza di individuare la “terapia giusta, per il paziente giusto, al momento giusto” (right therapy, for the right patient, at the right moment).

Attraverso l’analisi genetica basata su campioni di DNA prelevati dal sangue intero, è possibile offrire trattamenti medici altamente mirati, efficaci e con minori effetti collaterali, identificando il dosaggio ideale del farmaco per ogni paziente. Ciò consente di massimizzare la risposta al trattamento e di distinguere i pazienti geneticamente non responsivi da quelli iperresponsivi, agevolando così una rapida personalizzazione della terapia

Con l’implementazione di questa metodica, il laboratorio di Biologia Molecolare si allinea così ai più elevati standard assistenziali presenti nel territorio nazionale, aprendo la strada a una medicina più precisa e orientata verso risultati ottimali per ciascun individuo.

L’istituzione del laboratorio di Biologia Molecolare, diretto dalla Dott.ssa Maria Andriolo, con la collaborazione della Dott.ssa Giuseppina Di Forti, della Dott.ssa Valentina Cucchiara e della Dott.ssa Valentina Miccichè, rappresenta un passo importante per il Presidio Ospedaliero “Maddalena Raimondi” poiché contribuisce a rafforzare la sua specializzazione oncologica, fornendo un percorso di assistenza completo e all’avanguardia per i pazienti affetti da malattie oncologiche.

Il progetto di rivalorizzazione dell’intero Presidio Ospedaliero abbraccia diversi aspetti, includendo non solo l’organizzazione degli spazi, ma anche un completo ammodernamento della dotazione strumentale e tecnologica. Grazie ai finanziamenti provenienti dall’ ex art. 20 e dal PNRR, l’acquisizione di due Acceleratori lineari per Terapia Stereotassica e di un Simulatore TC è ormai in fase avanzata. Questi strumenti rappresentano un notevole investimento nella struttura sanitaria poiché consentono di offrire trattamenti altamente precisi e mirati ai pazienti.

La Medicina Nucleare sarà anch’essa notevolmente potenziata con la creazione di una moderna struttura di Diagnostica Molecolare. Allo stesso tempo, la degenza ospedaliera vedrà una significativa espansione, consentendo un’assistenza più completa e personalizzata per i pazienti durante il loro periodo di ricovero.

Un’altra importante implementazione sarà la creazione della nuova Unità Farmaci Antiblastici (U.F.A.), un’ala completamente dedicata a una moderna concezione di trattamento, che permetterà di personalizzare le cure per ciascun paziente, massimizzandone l’efficacia.

“Oggi possiamo dire con soddisfazione che i fatti hanno smentito le parole e le congetture avanzate sul futuro del P.O. Maddalena Raimondi. La trasformazione in ospedale a vocazione prettamente

oncologica è ormai una realtà. – ha dichiarato il Commissario Dott. Ing. Alessandro Caltagirone – Il nostro obiettivo è sempre stato quello di fornire un approccio terapeutico e assistenziale che tiene conto delle specifiche caratteristiche ed esigenze individuali di ciascun paziente. Il “Custom Care” e la “Pain Therapy”, già consolidata nel Servizio di Hospice e Terapia del dolore, assieme ad una profonda rivalorizzazione, stanno rendendo l’ospedale Maddalena Raimondi un punto di riferimento esclusivo per le cure oncologiche di tutta la provincia e non solo. Sono soddisfatto nel vedere – ha concluso il Commissario – che la concretizzazione di questo progetto sta già creando una inversione dei flussi della popolazione di questa provincia e di quella siciliana, attratta da un sistema performante e di alta qualità assistenziale offerto dall’ASP di Caltanissetta”.

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