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Agrigento. Il questore Ricifari ha disposto controlli a tappeto a San Leone per arrestare violenza, spaccio e altre illegalità

Ad Agrigento, a San Leone,  per tutto il weekend, su disposizione del questore  Emanuele Ricifari, ci sono stati controlli a raffica. La località balneare è stata letteralmente «cinturata» dalle pattuglie della questura e del reparto prevenzione crimine. San Leone non sarà più, contrariamente a quanto è accaduto negli anni passati, location di tafferugli e risse, né di spaccio a cielo aperto, è  questo l’obiettivo del questore. I poliziotti, su indicazione del ministero dell’Interno, stanno tenendo d’occhio i luoghi di vacanza. Era già accaduto a Lampedusa, nelle scorse settimane, e adesso anche a San Leone. Sono stati controllati i locali della movida, pub e bar, ma anche ristoranti e stabilimenti balneari. Sono state riscontrate diverse irregolarità nell’esercizio della licenza o mancanza di Scia e i titolari dei locali sono stati multati. Ad essere sanzionati, per mancato rispetto del codice della strada, sono stati anche oltre 40 automobilisti e motociclisti.

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