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San Cataldo. 100 figuranti per il corteo storico settecentesco in onore della Chiesa Madre 

A San Cataldo, dopo una settimana, si continua a parlare dall’evento che si è svolto domenica 25 Giugno per le vie della città. Un corteo storico settecentesco, che per la prima volta ha raggiunto un record. 100 il numero dei figuranti vestiti in abiti d’epoca, che rappresentavano nobili, popolani e clero.  L’evento, organizzato e prodotto dall’associazione artistica e culturale Diamond event, in collaborazione con l’associazione San Giorgio, la Chiesa Madre e  con il patrocinio dell’amministrazione comunale, vuole rievocare un momento molto significativo che ha segnato in qualche modo la rinascita della comunità cittadina. Dopo la fondazione del comune e la costruzione della Chiesa Madre, nei primi decenni del XVII secolo, questa necessitava di una completa ricostruzione. Di questo si fece carico il Principe Giuseppe Galletti.

Dopo alcuni decenni di lavori, questi furono ultimati agli inizi del XVIII secolo e quindi il nuovo tempio andava consacrato. Per l’occasione venne invitato il vescovo di Catania Pietro Galletti fratello del Principe, accolto dall’arciprete dell’epoca don Isidoro Amico e dal Vescovo di Girgenti Lorenzo Gioeni nella cui diocesi ricadeva allora San Cataldo, e la dedicazione avvenne il 9 maggio 1739. 

Il corteo composto da circa cento figuranti provenienti da Noto (Associazione corteo barocco di Noto), Caltanissetta, Palermo e Catania (Compagnia Nazionale Danza Storica) e ovviamente San Cataldo) ha avuto inizio da piazza Giovanni XXIII e si è conclusa in piazza Madrice. 

Qui ha avuto luogo una semplice drammatizzazione, un breve concerto (Carmela Amico ed Elisabetta Gangitano) e delle danze barocche. 

La direzione artistica è stata curata da Davide Burcheri. 

La regia da Sergio Forzato.

Il costumista è  stato Silvio Alaimo che ha curato i meravigliosi costumi.

“L’evento merita la collaborazione e la massima disponibilità dei Sancataldesi, perché si parla di cultura.

Cultura della nostra San Cataldo.

Cultura di un periodo sconosciuto che tramite  studi dettagliati, è tornato alla luce. 

L’invito per il prossimo anno, è rivolto a tutti” dichiarano gli organizzatori. 

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