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Revocati i domiciliari al fratello del boss di Favara

Il gip del tribunale di Palermo Ivana Vassallo, accogliendo l’istanza avanzata dall’avvocato Giuseppe Barba, ha disposto la sostituzione della misura cautelare nei confronti di Ignazio Sicilia, 48 anni, di Favara. Sicilia lascia dunque gli arresti domiciliari per essere sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre volte a settimana. Due i motivi alla base della scarcerazione: le esigenze cautelari attenuate, alla luce del tempo trascorso ai domiciliari, e l’esigenza di svolgere l’attività lavorativa per contribuire al mantenimento della famiglia. A questo bisogna anche aggiungere che il prossimo 10 luglio sarebbero scaduti i termini della custodia cautelare. Sicilia, fratello del boss di Favara Giuseppe, è accusato di danneggiamento aggravato dal metodo mafioso.Secondo quanto emerso dall’inchiesta Condor avrebbe fatto parte del commando, insieme a Domenico Lombardo e all’imprenditore Salvatore Galvano, che mise a segno un atto intimidatorio nei confronti del titolare di un deposito di auto che fu bruciato nel marzo 2020. Sicilia era già stato arrestato agli inizi degli anni duemila nell’operazione San Calogero, l’indagine che fece luce sulla ricostituzione della famiglia mafiosa di Agrigento. La Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha chiesto nei suoi confronti il rinvio a giudizio e negli scorsi giorni si è celebrata la prima udienza preliminare. 

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