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San Cataldo. Busta con proiettile e tappo all’associazione “Siciliare” 

Ieri, domenica 2 luglio, alle ore 16.30 è stata ritrovata appesa nel cancello dell’associazione Siciliare a San Cataldo, una busta semi trasparente contenente un proiettile di pistola e un tappo di sughero. 

Giovanni Cirasa  ha  sporto denuncia, alla locale stazione dei carabinieri, dando tutte le informazioni utili per risalire ai responsabili. Di seguito quanto dichiara Giovanni Cirasa ai Carabinieri e alla stampa: “Nell’aprile scorso un  atto intimidatorio contro un’ associazione del gruppo “Siciliare”  è avvenuto avvelenando numerosi animali in custodia presso la sede di Tutela Razze Siciliane. 

La stessa sede dell’associazione  è stata danneggiata e vandalizzata, l’immobile in questione è stato acquistato da un fallimento giudiziario che ha riguardato proprio un assessore attualmente in carica nell’ amministrazione comunale, fatti  denunciati alle autorità competenti.  

Gli atti intimidatori sono  da attribuire alle numerose denunce e provocazioni lanciate sui social dal presidente Giovanni Cirasa  contro la mala gestione politica degli ultimi anni. Un ultimo esposto riguarda l’uso improprio del palco e dei gazebi comunali per una festa dei trent’anni di un’attività privata, avvenuto proprio nei giorni scorsi, un evento condannato dalla stessa città, con la scarsissima presenza. Eventi che hanno un costo e che non portano nulla alle casse comunali, anzi mal pubblicizzano il nostro territorio. Proprio la mala gestione del patrimonio pubblico, gli affidamenti ad associazioni “ amiche” e assunzioni “sospette” sono state i temi principali delle accuse mosse dal presidente contro l’amministrazione comunale. 

La busta contenente  un tappo di sughero, è un chiaro avvertimento mafioso, riferito proprio al fatto di chiudersi la bocca e a non denunciare più gli accadimenti politici che avvengono all’interno del palazzo delle Spighe. Proprio due giorni fa, nel sito del comune vediamo finalmente un bando regolare di assunzione, senza passare da parenti e amici di un certo tipo,  un bando che riguarda l’assunzione  di personale in una partecipata del comune, avvenuto in maniera privata. 

Nei mesi scorsi il presidente ha ricevuto una chiara minaccia telefonica di morte ed è stato individuato l’autore, la serie di minacce attraverso messaggi e  social è praticamente a cadenza quotidiana, tutti atti che riteniamo siano programmati da un’unica regia, allo scopo di fermare le azioni intraprese dalle varie associazioni per il ripristino della legalità. Abbiamo anche fatto intervenire l’ANAC ( associazione Nazionale Anticorruzione) per fare pubblicare dati obbligatori per legge, sul sito istituzionale, addirittura mancavano i dati dell’assessore Marianna Guttilla, e tutta la parte della contrattazione pubblica. Lo stesso presidente del Consiglio è stato denunciato per avere impedito di mettere la bandiera Siciliana in consiglio comunale, un grave abuso commesso sotto gli occhi di tutti.  Un mezzo dell’associazione il Gazebo della Solidarietà, utilizzato per la distribuzione alimentare, è stato danneggiato, forse al fine di bloccare le distribuzioni domiciliari, un atto vile commesso contro i più deboli.    

Siamo consapevoli che il  territorio in cui operiamo è un territorio “ difficile” dove ancora oggi c’è una mentalità di un certo tipo, ci sono “ personaggi”  che non ne  vogliono sapere di cambiare. 

Siamo consapevoli che queste minacce sono fatte allo scopo di  chiuderci la bocca. 

Ma siamo consapevoli che la maggioranza dei sancataldesi è stanca di subire continui soprusi. Nella denuncia ho voluto sottolineare che non ho questioni “personali” con nessuno, ne conti in sospeso, e le uniche reali motivazioni sono ricollegabili alle mie attività “politiche amministrative” 

……..Non molleremo e andremo avanti con le  nostre mission….”

                                                                                                                         Giovanni Cirasa

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