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Imprenditori edili sempre ostaggio della burocrazia: Denuncia Ance Caltanissetta

“Gli imprenditori edili sono vittime di una sorta di maledizione: anche quando la Regione Siciliana fa il proprio lavoro e dispone in tempo gli atti necessari a pagare le fatture o a compensare l’aumento del costo delle materie prime, poi gli atti si arenano nelle stanze degli enti locali”.

A denunciarlo, con una nota, è Ance Caltanissetta.

“Cosa è accaduto, in sintesi: rispetto al recente passato – continua l’associazione dei costruttori nisseni – l’Assessorato regionale al Bilancio ha provveduto già a febbraio ad approvare il bilancio e concluso successivamente il riaccertamento dei residui, consentendo quindi agli uffici di trasferire agli enti locali come Comuni, Genio Civile o Libero Consorzio di Comuni le risorse necessarie a pagare le aziende. Una notizia che avevamo, insieme a tutti gli imprenditori del settore, accolto con non poca speranza dopo anni di ritardi accumulati”.

Qualcosa però si è inceppato nel meccanismo. “Ad esempio – spiegano da Ance – a Caltanissetta il Libero consorzio pur avendo già deliberato la proposta di bilancio è in attesa del parere dei revisori dei conti che hanno prima – dopo 15 giorni – avanzato le proprie osservazioni, e adesso serviranno altri 15 giorni per dare un successivo parere nella speranza che sia risolutivo. Fermo restando il dovere ad una puntigliosa attività di controllo mi chiedo se spesso i burocrati abbiano consapevolezza che ogni giorno trascorso, anche quando si resta entro i termini previsti dalla norma, sia un giorno di ritardo per un imprenditore. Il nostro settore – concludono – sta ancora pagando i ritardi degli anni passati, non possiamo più permetterci un giorno di attesa in più di quanto necessario”

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