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Oculistica a Mussomeli. CGIL attacca, on. Catania risponde: Avallate scelte che non tutelano i pazienti?  

Sulla sospensione del servizio oculistica all’ospedale “Maddalena Longo” di Mussomeli, continua il botta e risposta tra l’on. Giuseppe Catania, sindaco di Mussomeli e la CGIL Caltanissetta. Per correttezza d’informazione ecco entrambe le note stampa: 

Nota stampa dell’on. Giuseppe Catania, sindaco di Mussomeli: 

Mi dispiace molto leggere certe dichirazioni che mi sanno di difesa corporativa che darebbero ragione al direttore Trobia in merito al valore normativo delle raccomandazioni contenute nelle linee guida della SOI.

In verità mi risulta, invece, che il direttore Trobia non abbia ancora risposto alla nota del Direttore Generale che contestava la legittimità della sua nota che dispone la sospensione del CAL Oculistica in merito ai seguenti punti:

– Non vi è alcun riferimento alle linee guida SOI nella sezione del portale dell’Istituto Superiore di Sanità;

– Le Linee Guida non sono standard clinici da seguire nella cura di tutti i pazienti. Spetta al giudizio del medico e dell’equipe decidere la cura appropriata per un particolare paziente in base a tutte le specifiche caratteristiche; cliniche che si presentano per quel paziente

– Le Linee Guida SOI richiamate hanno durata di cinque anni e risultano, dunque ormai superate essendo state redatte nel 2016.

Peraltro, nella giornata di ieri, in occasione dell’incontro tenuto a Mussomeli con il Direttore Generale ed in presenza della commissione consiliare sanità del comune di Mussomeli ed alcune sigle sindacali, lo stesso Direttore Generale ha comunicato che nei prossimi giorni (7/10 giorni)  verrà fatto un apposito approfondimento sul piano legale e sul piano degli eventuali protocolli da attivare. Conseguentemente, al fine di scongiurare la sospensione del servizio e nelle more dell’approfondimento sopra richiamato ha notificato allo stesso Trobia una disposizione, temporanea, che prevede l’invio di un secondo oculista a Mussomeli.

Mi ritengo, dunque, soddisfatto delle garanzie fornite dal Direttore Generale che evitano il disagio ai nostri cittadini di spostarsi a Caltanissetta per essere sottoposti ad interventi oculistici, così come invece avrebbe voluto un passaggio del verbale del tavolo tecnico che riporta la firma dello stesso Trobia.

Quest ultimo aspetto ritengo sia di una gravità assoluta e lo porterò all’attenzione della conferenza dei sindaci.

Mi chiedo come possa il Direttore di Unità Semplice di Presidio che dovrebbe difendere la operatività dell’Ospedale che è chiamato a dirigere, avallare  una decisione che prevede il trasferimento dei pazienti dal nostro ospedale a Caltanissetta.

Sarebbe quasi come se io da Sindaco di Mussomeli chiedessi di spostare finanziamenti da Mussomeli ad un altro comune.

Mi chiedo se, per caso, ci sia il tentativo di avallare scelte fatte da altri che nulla hanno a che fare con la tutela dei pazienti.

Da parte mia ho già richiesto la convocazione della conferenza dei sindaci che si terrà giorno 3 novembre e nel corso della quale sarà affrontato anche questo tema.

Inoltre, sto già provvedendo ad acquisire un parere legale sulle linee guida per agire di conseguenza.

Il Sindaco On.le Giuseppe Catania 

Questa la nota della CGIL Caltanissetta a firma della segretaria Rosanna Moncada e del segretario Angelo Polizzi:

Assistiamo sbalorditi a quanto si dice ma soprattutto non si dice sui servizi sanitari della nostra provincia, ribadiamo come abbiamo più volte affermato che siamo contrari all’ingerenza della politica nella gestione della salute, ma questo non significa che il tacere, da parte dei politici e delle forze sociali sui (dis) servizi sanitari sia cosa buona.

Nel nord della provincia si chiedono epurazioni nei confronti di chi ha agito in piena ragione e scrupolo professionale e si tace sui servizi territoriali, Al poliambulatorio di Mussomeli da circa un mese è andata in quiescenza l’unica ginecologa che, dopo la chiusura del reparto di ostetricia in ospedale, era la sola che poteva soddisfare le richieste delle utenti del Vallone, manca il reumatologo e il nefrologo. È stato sospeso, nel silenzio più assoluto il PPI Pediatrico, forse che ci sono patologie meno importanti.

Nel silenzio più totale nel capoluogo, tranne qualche eccezione, assistiamo all’impoverimento professionale del Presidio Ospedaliero S. Elia, che da ipotetico quarto polo sanitario e DEA di II livello è diventato luogo dove è impossibile lavorare e da cui tutti vogliono fuggire, ed in effetti lo fanno, per le pessime condizioni e organizzazione del lavoro (vedasi neurochirurgia, pneumologia, etc).

Silenzio assordante pure nel sud della provincia, a Gela  dove l’ultima notizia sul disastro sanitario dell’ospedale  che riguarda lo spostamento dell’unico medico neurologo sul territorio, appare quasi come una constatazione di decesso, nell’aria già da tempo, della neurologia ospedaliera e se consideriamo pure la nota del direttore di anestesia e rianimazione relativa alla sospensione degli interventi programmati per carenza di organico, il disastro è servito!

Non abbiamo ancora elementi per poter affermare che ci troviamo di fronte alla precisa volontà di distruggere la sanità della nostra provincia al fine di arrivare alla privatizzazione di parte dell’offerta sanitaria anche se molti indizi portano verso quella direzione. E, come si dice nei processi, tanti indizi fanno una prova.

Lo stesso territorio copre un bacino di utenza di oltre 100.000 abitanti, a nostro avviso impoverire l’offerta sanitaria a tutte le latitudini significa privare di un diritto fondamentale la popolazione, questo noi non vogliamo permetterlo e lo denunceremo con forza.

In questi anni tutte le ASP hanno affrontato le stesse difficoltà, ma solo da noi registriamo una fuga così massiccia di figure professionali sanitarie, senza prospettive di ricambio perché in tanti preferiscono andare a lavorare laddove ci sono condizioni migliori, basta seguire nelle cronache dei giornali gli annunci, quasi quotidiani, di assunzioni che fanno nelle ASP a noi confinanti, da noi invece si sbandierano le assunzioni di 15 medici al P.S. ma si nasconde la circostanza che nove di essi erano già in servizio.

Di tutto questo qualcuno si dovrà pur rendere conto?

Per quanto tempo ancora il presente direttore generale deve continuare a gestire la sanità della provincia?

Per noi la gestione Caltagirone prima si chiude meglio è!

CGIL Caltanissetta

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