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Bollette di 12.500 euro: Il pane rischia di diventare un bene di lusso con rari produttori. Il grido di Assipan Giovani 

Panificatori allo stremo, i costi di produzione non coprono il prezzo di vendita del pane. Panifici che hanno ricevuto 12.500 euro di bollette della luce e del gas per un mese. Un rincaro che va dal 500 al 600 per cento. Luglio e agosto 2021 un panificio ha pagato tra luce e gas un totale di 3600 euro, nel 2022 un totale di 19.500 euro. 

Rosario Pendolino, Presidente provinciale del Gruppo Giovani Assipan di Confcommercio Agrigento, si dice molto preoccupato per il domani incerto di tante imprese ed esorta il governo ad assumere le necessarie decisioni in tempi rapidissimi.

Il tempo per rimediare sta per scadere e a breve tante imprese chiuderanno e tantissime famiglie rimarranno senza fonte di sostentamento. “L’aumento dei costi dell’energia, così come l’aumento dei costi delle materie prime, hanno già portato in Europa ad un aumento del costo del pane del 18%. Noi pianificatori italiani, fino ad oggi abbiamo fatto una scelta responsabile – dichiara Rosario Pendolino – resistendo e contenendo gli aumenti, ma purtroppo abbiamo la consapevolezza che la società sì sta indirizzando verso un crollo dei consumi, e quindi ci ritroveremo stretti in una morsa, maggiori costi, minori ricavi, con la prospettiva che rimane sempre la stessa, la chiusura. Per non parlare del drammatico risvolto della medaglia: un bene di prima necessità come il pane, diverrà un bene di lusso, sempre più caro e con sempre più rari produttori”.

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