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Caltanissetta. Agricoltura familiare sostenibile. Parco dello stile di vita mediterraneo al Sicily Food Festival 

Nutrita la partecipazione di pubblico nei tre pomeriggi del Sicily Food Festival 2022 a Caltanissetta promossi dal Primo Parco mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo: incontri di informazione, di approfondimento e di promozione che hanno affrontato tematiche rilevanti e soprattutto attuali, all’interno di una manifestazione all’insegna della gioia, del piacere del cibo e della musica.

Durante il primo incontro di venerdì, dal titolo “Il buon cibo per il rilancio sostenibile del territorio”, gli autorevoli relatori intervenuti hanno confermato la grande capacità del buon cibo mediterraneo (soprattutto quello riconosciuto come tradizionale, denominato e di presidio) ad essere il volano più attrattivo e di trascinamento di tutte le ricchezze del territorio, non soltanto di quelle enogastronomiche. Concordi che, per valorizzare maggiormente le piccole produzioni, occorra promuoverlo sotto forma di unico paniere, il cosiddetto paniere della dieta mediterranea. Tante le nuove opportunità di finanziamento, europee e nazionali, prossimamente in campo, per la valorizzazione e la promozione del cibo di qualità, stagionale, di prossimità. Nuove risorse che, l’Assessore alla Crescita Territoriale Francesco Nicoletti afferma “potranno essere intercettate anche dal Comune di Caltanissetta per continuare l’opera di valorizzazione del cibo mediterraneo, all’interno della strategia del Parco, oltre ai già finanziati interventi per la creazione della Cucina Mediterranea, che sorgerà nell’ex liceo scientifico di via Mauro Tumminelli e sarà luogo di formazione e per la promozione del cibo buono mediterraneo e dei prodotti di qualità dei nostri agricoltori, e la creazione del Centro dell’agroalimentare mediterraneo, che sorgerà a Xirbi e sarà un polo logistico ed espositivo per le produzioni dell’agroalimentare della Sicilia”.

Sabato è stata la volta di parlare de “Il Torrone di Caltanissetta, futuro Presidio Slow Food, espressione della Dieta Mediterranea”. E’ stata sottolineata ai presenti l’importanza del riconoscimento come Presidio Slow Food, per la tutela, la valorizzazione e la diffusione del torrone di Caltanissetta. Per la prima volta si sta lavorando per il raggiungimento di un serio ed importante riconoscimento per valorizzare tale ricetta mediterranea, prodotta esclusivamente con le mandorle, i pistacchi ed il miele del territorio, e la sua intera filiera di produzione. Ma è stato, anche, evidenziato come il riconoscimento di Presidio sia un percorso di crescita virtuosa per l’intera Comunità che lo esprime, poiché basato sulla compartecipazione al risultato e sui rapporti di fiducia tra i soggetti della filiera. Si è anche approfondito il significato di disciplinare, che deve essere sempre rispettato, ed il vantaggio per i produttori di poter vendere, accanto al prodotto che oggi commercializzano, anche un prodotto riconosciuto. L’essere un prodotto di Presidio potrà giustificare il maggior prezzo per questo richiesto, determinato dai maggiori costi di produzione per il rispetto del disciplinare. Il torrone di Caltanissetta di Presidio ha tutte le carte in regola per rientrare nel paniere della dieta mediterranea che sarà promosso con il Parco.

Nell’incontro di domenica, infine, si è parlato de “La strategia anticrisi del Primo Parco mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo” a partire dal tema dell’ecologia integrale, nodo centrale che l’umanità è già costretta ad affrontare, posto anche a base della strategia del Parco. Aiutati dalla lectio magistralis di Federico Butera, professore emerito del Politecnico di Torino, e dall’illustrazione del volume del professore Francesco Sottile, membro del CDA di Slow Food International, effettuata dal responsabile progettuale del Parco, Beppe De Santis, si è affrontato il tema, sia dal lato teorico che pratico, seguito dagli interventi della sala. Tutti concordi nel considerare la cattiva agricoltura il principale problema ed il buon cibo la principale soluzione anticrisi.

Il Primo Parco dello Stile di Vita Mediterraneo pone l’esigenza di mettere finalmente in rete e salvaguardare le cose buone presenti nel nostro territorio, procedendo, al contempo, alla conversione delle cose meno buone; sempre in un’ottica di crescita virtuosa che miri a promuovere la Sicilia come “Terra del buon vivere mediterraneo”, partendo dal buon cibo, i buoni prodotti, la buona agricoltura, il buon territorio, la bellezza e la cultura e viceversa.

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