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Caltanissetta, Petitto: Utilizzo e destinazione ex Ospedale Vittorio Emanuele, richiesta conferenza capigruppo consiliari  

Annalisa Petitto, Consigliere Comunale di Caltanissetta: 

Credo fortemente che la campagna elettorale in corso non possa farci perdere tempo prezioso per la risoluzione dei problemi della nostra città. Anche perché talune, come quella della sede universitaria all’ex Ospedale Vittorio Emanuele, già sollevata pubblicamente dalla sottoscritta nello scorso mese di giugno, rischiano di non poter essere più risolte se si continua a soprassedere.

Le recenti notizie di un imminente trasferimento di ulteriori uffici dell’ASP all’ex Vittorio Emanuele, impongono una levata di scudi da parte dell’intera città oggi rappresentata anche dal Consiglio Comunale.

E se dovesse essere necessario da parte dell’intera cittadinanza attiva e libera

Tale decisione è stata assunta dall’assessorato alla Sanità il 02 agosto u.s. in spregio a delibere del consiglio comunale nisseno (220 del 02.08.1990 e n. 81 del 11.07.1991), a decreti del Presidente della Regione (85/86 del 01.0.1991),  a precise destinazioni e vincoli urbanistici ossia l’ATTESTATO DI CONFORMITA’ URBANISTICA ( n. 16 rilasciato in data 19.10.1995 dal Comune di Caltanissetta) relativo ai lavori di ristrutturazione dell’ex Ospedale Vittorio Emanuele alla variante di PRG per la zona omogenea A, adottata con delibera n. 81 del 11.07.1991 a sua volta resa efficace con atto dichiaratorio sindacale n. 418 del 9.03.1995, che destina l’immobile a zona di interesse pubblico per istituti di istruzione superiore e/o universitaria.

Ho chiesto al Presidente del Consiglio Comunale e al Sindaco di convocare con urgenza una conferenza dei capigruppo perché venga fissato, ed in seduta straordinaria, il Consiglio comunale per una chiara comprensione delle questioni sottese a tale indecente trasferimento annunciato e perché l’organo istituzionale per eccellenza assuma una netta presa di posizione sull’ennesimo scippo ad una città.

Lo sviluppo e il rilancio di CALTANISSETTA passa anche da un potenziamento dignitoso della nostra sede universitaria in centro storico e nei locali dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, lì dove è stato stabilito nascesse la sede universitaria della nostra città.

Lì dove i locali sono stati ristrutturati con finanziamenti specifici.

In base a quali autorizzazioni, per tutti questi anni, sono stati adibiti ad uffici amministrativi in uso all’ASP? La destinazione d’uso è altra ed è quella di immobile a zona di interesse pubblico per istituti di istruzione superiore e/o universitaria.

A questo punto la città ha bisogno di risposte e di capire di chi sono le responsabilità.

Il consorzio universitario a cui spetta il compito di implementare l’offerta formativa universitaria ed accademica e la dignità degli studenti perché tace dinanzi a simili iniziative impositive?

Già una volta è stato consumato uno scippo irrimediabile ai danni di CALTANISSETTA, con l’università ad Enna, per non parlare del depotenziamento in atto della Sanità nissena.

Già una volta è stato mutato il futuro e la prospettiva di crescita di questa città. 

Possiamo ancora consentirlo? 

Sono convinta che a prescindere dagli schieramenti ed appartenenze politiche, ancor più accentuate in campagna elettorale, chiunque abbia veramente a cuore le sorti di questa città debba misurarsi con una imposizione dall’alto che deruba il futuro ai nostri giovani, alla nostra città ed alla nostra economia sana. 

È il momento di difenderci e di difendere il nostro presente ed il nostro futuro.

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