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Foto che lasciano indignati. Agrigento. Fallimento raccolta differenziata e pulizia della città, Di Rosa: Di chi è la colpa? 

Agrigento. Responsabile Regionale Dipartimento Trasparenza Enti Locali, Giuseppe Di Rosa: 

Sindaco, la colpa sarebbe delle Ditte, del Contratto, degli Incivili, delle passate amministrazioni(ma voi non eravate al governo della città? Lei non era assessore?) ed allora, perché non rendete pubblici i dati che vi abbiamo richiesto e che per legge dovrebbero essere consultabili sul sito del Comune?

Dal mese di Ottobre 2021 abbiamo chiesto senza nessun risultato, al Comune con varie Pec indirizzate al segretario comunale i seguenti dati :

• 20 Ottobre 2021 “introito vendita prodotti della differenziata”;

• 31 Maggio 2022 “Accesso agli Atti – Ricognizione personale presso le ditte appaltatrici del servizio raccolta RSU”;

Abbiamo inoltre chiesto :

• Quanti rilievi sono stati notificati alle ditte ?

• Applicazione regolamento sulla differenziata(si effettua la raccolta senza avere mai deliberato un regolamento obbligo di legge);

• Calendario dello spazzamento manuale e meccanizzato;

• Calendario del discerbamento(finalmente dopo 1 anno il sindaco ha ammesso che 15 unità sono addette allo scerbamento);

• Dove sono finiti i soldi della premialità per la differenziata?

• Perché non vengono resi pubblici i proventi (ed il loro utilizzo) dalla vendita dei “prodotti” della differenziata quali carta, cartone, plastica, metalli, ed altro che permetterebbero un risparmio sulla tari ai cittadini???

• Come mai l’amministrazione non ha ricontrattato con le ditte per gli anni 2020/2021/2022 il quinto d’obbligo ?

Quinto d’obbligo: cos’è?

È il termine con cui ci si riferisce alla percentuale di un quinto dell’importo di un contratto pubblico.

Il termine viene impiegato nel contesto di modifiche operate su contratti di appalto in corso di validità.

Per la determinazione del quinto si considera l’importo dell’appalto come risulta dal contratto originario, cui si aggiungono:

l’importo degli atti di sottomissione e degli atti aggiuntivi per varianti già intervenute;

l’ammontare degli importi – diversi da quelli a titolo risarcitorio – eventualmente riconosciuti all’operatore economico.

Quinto d’obbligo: a cosa serve?

Per fissare la soglia entro la quale la stazione appaltante può imporre all’operatore economico modifiche all’oggetto del contratto alle stesse condizioni previste nel contratto originario, senza che quest’ultimo possa far valere il diritto alla risoluzione del contratto.

E specularmente, per fissare la soglia al di sopra della quale (sesto quinto) l’operatore economico ha facoltà di non adempiere le modifiche disposte dalla stazione appaltante e di risolvere il contratto.

Ed allora, Sindaco, mentre giocate ancora con la salute pubblica, volete dirci, DI CHI E’ LA COLPA ???

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