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Morti sul lavoro, si moltiplicano le tragedie in tutto il Paese: Fallimento delle norme sulla sicurezza

Non si è spento ancora l’eco della tragedia di Suviana che giànella stessa giornata si registravano altre due vittime e tre gravi infortuni. Ancora morti sul luogo di lavoro. Gli ultimi, appunto,sono un operaio di Messina e un altro di Piacenza, entrambi impegnati nei cantieri edili.

Tutto ciò è accaduto proprio durante uno sciopero generalepromosso dalla Cgil e dalla Uil, che intendeva porre l’attenzione sulle condizioni precarie e pericolose in cui molti lavoratori sono costretti a operare quotidianamente. La recente catastrofe di Suviana, ha scosso profondamente il Paese e ha portato a una crescente indignazione e profonda rabbia. Una vera tragedia, che ha gettato un’ombra oscura sulla giornata di protesta, evidenziando ancora una volta i gravi rischi che molti lavoratori affrontano ogni giorno, sancendo, di fatto, il fallimento delle norme che regolano la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lo sciopero dei sindacati ha sottolineato con forza un concetto fondamentale: “la vita umana non può essere sacrificata sull’altare del profitto: è giunto il momento di agire”. Queste in particolare sono le parole del segretario generale della UIL PierPaolo Bombardieri che ha alzato la voce per chiedere un radicale cambiamento nelle politiche e nelle pratiche lavorative che, stante così le cose, mettono a rischio tutti i giorni la sicurezza e il benessere dei lavoratori.

È giunto il momento- sostiene la UIL- che il nostro Paese si assuma seriamente la responsabilità di proteggere i suoi lavoratori e garantire che nessun’altra vita venga spezzata a causa di condizioni di lavoro pericolose e inaccettabili. “La manifestazione di oggi- ha dichiarato il leader della UIL Bombardieri – “è importante  perché riafferma e rivendica un principio, che è quello del rispetto della vita umana. Oggi chiediamo questo: attenzione al tema della sicurezza sul lavoro. Quante stragi dobbiamo registrare ancora prima che ci sia una scelta generale di intervenire su questo tema? Se non facciamo sciopero quando muoiono sette persone, quando dovremmo farlo?”.

Tuttavia, nonostante le promesse di riforme e migliorie, sembra che poco sia cambiato sul fronte della sicurezza. Troppo spesso, i lavoratori sono costretti a operare in condizioni pericolose e insicure, mentre le normative e le misure di sicurezza vengono ignorate o non applicate adeguatamente.

Questa nuova tragedia è un duro colpo per la comunità e dovrebbe servire da richiamo urgente per le autorità e le istituzioni affinché agiscano con determinazione per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori. È imperativo che vengano adottate misure drastiche per prevenire ulteriori incidenti sul lavoro e proteggere le vite umane – sottolinea ancora Bombardieri – e noi siamo pronti a lavorare insieme, ma finché dite che noi facciamo sciacallaggio non siete degni di rappresentare il popolo italiano, perché stiamo parlando di morti sul lavoro”. Chiediamo che la patente a punti sia applicata non solo nei cantieri mobili, ma in tutti i settori dove purtroppo spesso registriamo incidenti mortali”..

La protesta della UIL ha rappresentato un’opportunità importante per richiamare l’attenzione sulle condizioni precarie in cui molti lavoratori sono costretti a operare e per esigere un cambiamento significativo, ribadendo ancora una volta come ogni individuo ha il diritto fondamentale alla sicurezza sul posto di lavoro e alla dignità sul lavoro, e le istituzioni e le aziende devono assumersi la responsabilità di garantire tali diritti. “Servono misure immediatein grado di bloccare questa mattanza. Sono le cose che abbiamo chiesto al governo e che il governo non ha fatto – ha ribadito il Segretario di via Lucullo – e questo sciopero di oggi chiede ancora attenzione e rispetto della vita umana. Qui non c’è un problema ideologico, di propaganda, ho sentito tante interpretazioni. Qui c’è un solo dato, se questo paese vuole rispettare la vita dei lavoratori e delle lavoratrici. È tollerabile oggi perdere 1.040 vite sul lavoro?”.

La UIL, quindi, continuerà a lottare per un futuro in cui la sicurezza sul lavoro sia una priorità assoluta e in cui ogni lavoratore possa svolgere il proprio lavoro in un ambiente sicuro e salutare. È ora che il paese si unisca per porre fine alla cultura dell’indifferenza e dell’avidità che ha permesso che tragedie come queste accadessero. La lotta del sindacato UIL per azzerare i morti sul lavoro è una battaglia che si combatte da anni, una guerra che va al di là delle singole tragedie e degli eventi scatenanti. È una battaglia per il rispetto della vita umana, per la dignità dei lavoratori e per una società che mette al centro il valore della sicurezza e del benessere di tutti. Il segretario generale Bombardieri  e il sindacato che rappresenta – si legge in una nota-  “ha sempre perseverato con determinazione e coraggio promuovendo una cultura della sicurezza sul lavoro e a combattere contro le condizioni pericolose e insalubri che troppi lavoratori sono costretti a sopportare. La sua voce è  un faro di speranza e di cambiamento, guidando i lavoratori nella lotta per i loro diritti e per una migliore tutela della loro salute e sicurezza.In questi anni ha denunciato le negligenze delle aziende e delle istituzioni, ha sollevato il velo sull’indifferenza e l’avidità che troppo spesso mettono a rischio la vita dei lavoratori”.

Eppure, nonostante gli sforzi incessanti e le continue battaglie il numero di morti sul lavoro continua a essere inaccettabilmente alto. Ogni vita persa è una tragedia che avrebbe potuto essere evitata, e ogni morto è una ferita aperta nella nostra società .Chiediamo che la patente a punti sia applicata non solo nei cantieri mobili, ma in tutti i settori dove purtroppo spesso registriamo incidenti mortali e se noi permettiamo alle aziende che violano sistematicamente le norme di lavorare con i soldi pubblici. Noi siamo garantisti e lo siamo sempre stati”, ma “se c’è veramente la volontà di combattere questo fenomeno, bisogna essere radicali. Bisogna dire che le aziende che violano le norme sulla sicurezza non possono partecipare ai bandi pubblici ha concluso Bombardieri.

Azzerare i morti sul lavoro è un obiettivo irrinunciabile per il sindacato. Non sarà facile, ma deve essere perseguito con ogni risorsa a disposizione

Enza Maria Agrusa

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