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Favara. Omicidio ex presidente consiglio comunale: Ergastolo per l’ex suocero 

I giudici della Corte di Assise del Tribunale di Agrigento, hanno condannato all’ergastolo Giuseppe Barba di 68 anni, riconosciuto colpevole dell’omicidio di Salvatore Lupo, il 45enne imprenditore ed ex presidente del Consiglio comunale di Favara, freddato a colpi di pistola nel pomeriggio di Ferragosto del 2021 all’interno di un bar. L’unico familiare a costituirsi parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Daniela Posante, è stato il figlio che sarà risarcito dal nonno. La Corte, che ha confermato l’aggravante della premeditazione ed escluso quella dei futili motivi, ha disposto anche una provvisionale, quantificata in 60mila euro come anticipo. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Salvatore Pennica, aveva sostenuto che vi fossero altre piste legate ai conflitti maturati in ambito lavorativo della vittima. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Agrigento e della Tenenza di Favara, hanno fatto luce su quel pomeriggio di sangue.

Alla base del delitto, secondo quanto sostenuto dall’accusa, dissapori e odio originati dalla separazione tra la figlia del presunto assassino e la vittima. Poi, la difficilissima partita della divisione dei beni, un’aggressione subita da Barba in piazza, davanti a tutti ad opera di Lupo, avrebbero fatto maturare l’idea della vendetta. Giuseppe Barba venne fermato dai carabinieri tre settimane dopo l’omicidio. Le indagini hanno messo in rilievo anche altre cose importanti che il gip, in sede di convalida, definì “troncanti” e decisivi: l’auto di Barba che segue a ruota quella della vittima come documentato dalle telecamere di videosorveglianza; la presenza di entrambi all’interno del bar, nonché la presenza copiosa di tracce di polvere da sparo all’interno dell’auto in uso al 68enne. 

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