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Agrigento. Cannabis per uso terapeutico e non per spaccio: annullato il sequestro della droga

Il Tribunale del Riesame di Agrigento, ha annullato il decreto di convalida del sequestro di droga operato dai carabinieri ad una coppia di conviventi agrigentini. I giudici, infatti, hanno accertato che i due assumono Cannabis per uso terapeutico e in virtù di regolare prescrizione medica, giacché versano “in tragiche condizioni di salute in quanto affetti da malattie autoimmuni altamente compromissive la loro vita quotidiana e producenti anche profonde sofferenze di natura fisica”. Hanno accertato, altresì, che i due conviventi hanno avviato la coltivazione di piante di marijuana a causa delle enormi difficoltà riscontrare nel reperire la Cannabis presso le farmacie (come correttamente osservato dal Tribunale, “a fronte di richieste dell’indagata datate gennaio 2023, una prima consegna idonea per soddisfare le esigenze terapeutiche della donna risale al luglio 2023, quindi ben sei mesi dopo”) “Quindi i due conviventi – ha ricostruito l’avvocato Guido Gueli, difensore della coppia – hanno avviato la coltivazione di piante di marijuana soltanto perché costretti dalla necessità di sopperire alle manchevolezze del sistema sanitario nazionale. Il Tribunale ha escluso tassativamente la sussistenza di qualsivoglia ipotesi di reato. Ne deriva la totale assenza di qualsivoglia finalità di cessione di detta sostanza a terzi, risultando davvero evidente la sua destinazione all’auto-consumo”. Come provato dal legale difensore. Con l’annullamento del decreto di convalida del sequestro, il Tribunale ha conseguentemente disposto la restituzione ai due conviventi della pianta di marijuana loro sequestrata, nonché di una parte della Cannabis pure sottoposta a sequestro. Era il 16 ottobre scorso quando i carabinieri di Agrigento, durante un servizio di perlustrazione, notavano la pianta di marijuana, con vistose infiorescenze, sul balcone. Scattata la perquisizione, i militari hanno trovato alcune infiorescenze su uno stendino per essiccare; 90 grammi di marijuana già essiccata e 32 spinelli confezionati artigianalmente. La coppia immediatamente ha cercato di spiegare la gravità e fragilità delle loro condizioni cliniche. I carabinieri li hanno denunciati per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e hanno sequestrato quanto hanno trovato. Accuse e sequestro sono state, adesso, totalmente smontate dal tribunale del Riesame in accoglimento delle tesi proposte dall’avvocato Guido Gueli.

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