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Migranti: Naufragio a Selinunte, rintracciati 35 tra Menfi e Castelvetrano

Tragedia sulla spiaggia di Marinella di Selinunte, a Castelvetrano, dove si è spiaggiata l’imbarcazione utilizzata per la traversata da decine di migranti. Sono stati recuperati 5 cadaveri. Nello specchio d’acqua antistante il luogo del ritrovamento sono in corso le ricerche dei dispersi con i mezzi dei vigili del fuoco, Guardia costiera e Guardia di finanza. Complessivamente 18 migranti sono stati fermati mentre tentavano di allontanarsi. Gli agenti della polizia scientifica sono saliti a bordo dell’imbarcazione tunisina naufragata sulle coste selinuntine per recuperare il timone. Col supporto dei vigili del fuoco nella cabina di comando hanno tranciato il timone e lo hanno posto sotto sequestro per i rilievi alla ricerca di eventuali impronte digitali di chi conduceva la barca. Stamattina i vigili del fuoco avevano trovato all’interno del natante 5 bidoni pieni di nafta e una bombola del gas.

Intanto sono 35 i migranti, fermati finora, che stanotte sono riusciti ad arrivare sulla spiaggia tra Marinella di Selinunte e Porto Palo di Menfi e che a piedi hanno raggiunto i centri abitati. A Menfi sono stati bloccati in 23 mentre a Castelvetrano 12. I migranti bloccati a Menfi sono stati già trasferiti nella tensostruttura al porto di Porto Empedocle. I 12 fermati a Castelvetrano stanno per essere trasferiti nel centro di contrada Milo a Trapani per l’identificazione. Secondo quanto i superstiti avrebbero riferito alle forze dell’ordine sulla barca ci sarebbero state 60 persone, tra uomini, donne e ragazzi e, quindi, all’appello mancherebbero ancora circa 20 migranti. Sempre secondo le prime informazioni il gruppo di migranti sarebbe partito giovedì mattina alle 4 da Mahdia in Tunisia.

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