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Aragona. Branco picchiò 18enne in piazza: in cinque chiedono la messa alla prova

C’è chi farà volontariato, chi invece collaborerà con associazioni e altri ancora si occuperanno di solidarietà. Cinque dei nove imputati coinvolti in un’inchiesta scaturita dal brutale pestaggio avvenuto nel settembre 2021 ai danni di un 18enne chiedono la messa in prova. Si tratta di un istituto che permetterà loro di estinguere il reato attraverso prestazioni lavorative socialmente utili. Alla base dell’aggressione ci sarebbero stati banali motivi di campanilismo tra Aragona e Comitini.

Si tratta di Alfonso Rotolo, 21 anni; Antonio Palermo, 19 anni; Gabriele Cipolla, 20 anni; Salvatore Gaziano, 21 anni e Marco Marrella, 20 anni, tutti di Aragona. 

L’accusa a carico di tutti gli imputati e’ di lesioni aggravate, il solo Gaziano e’ accusato di danneggiamento per avere distrutto gli occhiali allo studente prendendolo a calci in faccia. Rotulo e Di Giacomo non hanno scelto riti alternativi e sono stati rinviati a giudizio. Rizzo e Farruggia hanno chiesto il rito abbreviato: ci sara’, quindi, un processo “allo stato degli atti”, sulla base delle prove gia’ acquisite e l’eventuale pena sarebbe ridotta di un terzo. Il litigio fra la presunta vittima e il “branco”, durante un sabato sera nella piazza della movida, sarebbe scaturito dal campanilismo ovvero, secondo la ricostruzione della vicenda, il ragazzino sarebbe stato preso in giro perche’ comitinese. Da li’ una serie di battibecchi fino alle minacce e al brutale pestaggio in 9 contro uno. 

Il ragazzino sarebbe stato scaraventato a terra e colpito con calci e pugni al volto. Il giovane ha riportato fratture e lesioni ossee a entrambe le mani oltre a gravi traumi a cranio, torace e addome ed ecchimosi diffuse. Le lesioni furono refertate dai medici con una prognosi di trenta giorni. Il primo a colpirlo, secondo quanto denunciato dal giovane, sarebbe stato Gaziano, a seguire Rotolo e tutti gli altri che avrebbero infierito – e’ l’atto di accusa del pm – mentre si trovava a terra colpendolo ripetutamente anche per impedirgli di rialzarsi. Il ragazzino si e’ costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Graziella Vella. La prima udienza del dibattimento a carico di Rotulo e Di Giacomo e’ stata fissata per il 6 febbraio davanti al giudice Alfonso Malato. 

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