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Lampedusa, Migranti: tour de force per i trasferimenti, comune proclama lo stato d’emergenza, 8 arresti 

Dopo 48 ore di continui approdi con l’arrivo di oltre 7.000 migranti, le ultime ore sono state di assoluta tregua, e non ci sono stati sbarchi a Lampedusa.  Ieri sono stati 2.154 i migranti approdati con 51 barchini. All’hotspot ci sono 4.457 ospiti. Il commissario per l’emergenza immigrazione Valerio Valenti e il prefetto di Agrigento Filippo Romano, hanno disposto un massiccio piano di trasferimenti. Ieri sono andati via in 1.650. Quasi 2 mila le persone interessate oggi: 453 con una nave dedicata al trasferimento, la “Lampedusa”, destinati a Trapani; 480 con nave “Veronesi” ad Augusta, 700 con il traghetto di linea Galaxy a Porto Empedocle e 300 con la nave militare Orione su Catania. Si proseguira’ domani con circa 2.270 persone.

La squadra mobile di Agrigento ha arrestato otto immigrati perché tornati a Lampedusa, nonostante i decreti di respingimento per cinque e di espulsione per tre di loro. Grazie all’iter di identificazione, con rilievo delle impronte digitali e foto-segnalazioni, i poliziotti sono riusciti ad accertare che quei migranti in Italia c’erano già stati e che non potevano più tornarci. Tutti e 8 sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida, nell’hotspot di contrada Imbriacola

Il consiglio comunale di Lampedusa ha proclamato lo “stato di emergenza” in seguito all’ondata di sbarchi di migranti sull’isola. Lo ha annunciato il sindaco Filippo Mannino dopo che un gruppo di lampedusani ha dato vita a un sit-in davanti al Municipio ed ha poi partecipato al consiglio comunale che era stato convocato con altri punti all’ordine del giorno. “Oggi il consiglio comunale ha dichiarato lo stato d’emergenza – ha detto Mannino -. Abbiamo ribadito quello che chiediamo da mesi, ossia cercare di bypassare l’isola con le navi in rada, aiuto e sostegno per un’isola che in questi mesi è sotto un forte stress”.

“I lampedusani – ha aggiunto il sindaco – sono esasperati e provati nello stesso tempo. I miei concittadini, ieri e stamattina, hanno aiutato le forze dell’ordine e le associazioni preposte all’accoglienza per assistere queste persone: sono state portate acqua e vestiti al molo Favarolo. Ognuno, in qualche modo, ha aiutato i migranti che avevano bisogno di assistenza. Però adesso è arrivato il momento, veramente, di cercare una soluzione strutturale”.

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