Sconfitta “amara” per l’Atletico Nissa nel derby contro la Pro Nissa, disputato domenica 3 dicembre al “Palmintelli”, valevole per il campionato di terza categoria. Il risultato finale che ha visto i padroni di casa imporsi per 5 a 0 non racconta adeguatamente di una gara sostanzialmente equilibrata su cui hanno pesato i due cartellini rossi ricevuti dall’Atletico. I ragazzi allenati da Vittorio Branca sono scesi in campo con un segno rosso sul viso, colore simbolo della lotta contro la violenza di genere: una scelta ponderata che conferma la ‘vocazione’ sociale dell’Atletico Nissa.
Il film della partita racconta subito di un colpo di scena: dopo neanche un minuto di gara il capitano Fabio Foderà riceve un cartellino rosso per fallo da ultimo uomo. L’Atletico subisce il colpo e ci mette qualche minuto per riassestarsi tatticamente. La Pro Nissa prova a sfruttare il momento favorevole: conclusione di Bonaffini ma, Principato tira fuori dal cilindro una parata salva risultato
L’Atletico Nissa si riorganizza e nonostante l’inferiorità numerica crea tre nitide occasioni da gol: da buon posizione prima Timo e poi Princiotta, non riescono a centrare la porta. D’Anna invece deve fare i conti con l’estremo difensore Notarrigo che evita la capitolazione della Pro Nissa. Squadre al riposo sullo zero a zero ed Atletico sprecone che si morde le mani.
Inizio della ripresa ed immancabile materializzazione della più antica legge del calcio: “gol sbagliato, gol subito”. Stivala trova il jolly dalla distanza e porta in vantaggio la Pro Nissa, che poco dopo raddoppia con Fenu. Nuova ingenuità in casa Atletico: doppio giallo e dunque conseguente cartellino rosso per Mauro Gomez. In nove e dopo aver sprecato tante energie nella prima frazione, è inevitabile il crollo dell’Atletico. Nel finale la Pro Nissa trova altre tre volte la via della rete. Buona la direzione di gara dell’arbitro Giuseppe Giordano.
Sicuramente una battuta di arresto che pesa ma in seno all’Atletico Nissa c’è la consapevolezza di aver lavorato bene e che si può e deve fare di più, in particolar modo nella gestione delle energie nervose nel corso delle partite più impegnative.