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Gioele, 4 anni, di Menfi morto in ospedale: Genitori presentano esposto, sarà eseguita l’autopsia

I genitori di Gioele Palminteri, il bambino di 4 anni di Menfi deceduto ieri, 17 agosto, all’ospedale dei bambini “Di Cristina” di Palermo, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica su eventuali responsabilità in ordine alla morte del piccolo. La procura ha disposto il sequestro della salma e sul piccolo corpicino verrà eseguita l’autopsia per appurare le cause del decesso. Il papà è un imprenditore agricolo, molto conosciuto nel comune belicino, la mamma una casalinga. È un giallo la morte di Gioele, avvenuta dopo un ricovero di circa otto giorni all’ospedale dei bambini “Di Cristina” di Palermo. Il piccolo alcuni giorni fa è stato trasportato al pronto soccorso di Sciacca con un forte mal di pancia. Dopo i primi accertamenti è stato deciso di trasferirlo a Palermo e inizialmente è stato ricoverato in reparto. Le condizioni del piccolo, però, sono peggiorate e il bimbo è stato portato in Rianimazione.

Al momento non si conosce la causa del decesso, se si sia trattato di un virus o di altro. Intanto, a Menfi, è choc tra la comunità. Ieri il sindaco e il vicesindaco di Menfi si sono recati all’ospedale Di Cristina di Palermo per stringersi attorno al dolore della famiglia e il primo cittadino, Vito Clemente, ha comunicato di proclamare il lutto cittadino: “La comunità di Menfi piange la scomparsa di Gioele Palminteri – scrive Clemente -lutto cittadino e, di conseguenza, tutti gli eventi in programma per Porto Palo in festa saranno annullati. L’amministrazione comunale dispiaciuta e addolorata esprime le proprie condoglianze alla famiglia Palminteri”. “Gioele si era sentito male, si è pensato a un virus intestinale – ha ricostruito il sindaco -. La situazione è apparsa però più grave del previsto ed è stato necessario il suo ricovero al “Di Cristina”. Poi le sue condizioni sono peggiorate, fino alla morte. Si pensa che abbia contratto un virus molto aggressivo, sicuramente non la meningite, come si era sospettato all’inizio. La nostra comunità è costernata”.

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