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Porto Empedocle. Dopo il caos tra i migranti, il Viceprefetto porta un pallone per una partita di calcio 

Il vice prefetto Gabriele Barbaro, il dirigente dell’Ufficio immigrazione della Prefettura di Agrigento, ha portato un pallone ed ha organizzato una partita di calcio tra i migranti nel piazzale dell’area pre-identificazione del porto di Porto Empedocle. A fare il tifo, dietro le transenne che delimitavano il “campo”, i circa 1.200 migranti che sono in attesa di essere trasferiti da Porto Empedocle.Barbaro, dopo il match calcistico, ha parlato con molti migranti spiegando loro che domani la maggior parte lascerà Porto Empedocle e verrà trasferita un po’ in tutta Italia. Poi ha assistito alla distribuzione dei pasti, fatta da operatori e volontari della Croce rossa italiana, che è avvenuta, dopo i disordini e il caos di ieri sera, senza alcun intoppo, né proteste. La Prefettura di Agrigento, consapevole del fatto che non è semplice per i 1.200 nordafricani restare in un’area che non è attrezzata per l’accoglienza di così tante persone, ha cercato di far rasserenare i migranti. Intanto, il prefetto di Agrigento, Filippo Romano esprime “Grande plauso a tutti gli operatori di polizia, agli autisti dei pullman che arrivano a Porto Empedocle anche in orari improponibili e anche il giorno di Ferragosto, ma soprattutto un ringraziamento di cuore lo voglio fare agli uomini e alle donne della Croce rossa, guidati da Angelo Vita e ai volontari di Protezione civile. Fra tutti gli operatori, i volontari meritano un cenno particolare proprio perché volontario. Idealmente li abbraccio tutti”.

Il prefetto ha voluto rivolgere il suo pensiero a quanti stanno gestendo la situazione infernale di Porto Empedocle dove, nell’area di pre-identificazione del porto, ci sono 1.269 migranti e dove ieri sera ci sono stati disordini e rischi. Il prefetto ha stabilito che, per oggi e domani, solo il dirigente del commissariato di polizia, il vice questore Chiara Sciarabba, potrà decidere, solo in caso di estrema necessità, se, come e quando, spostare dei migranti al Palasport che ancora non è stato completamente ripulito ed ha dei problemi ai servizi igienici. Solo domani il Palasport potrà essere utilizzato in sicurezza, ma domani arriveranno le tende dei vigili del fuoco e della Protezione civile regionale. “Verranno posizionate anche delle tende piccoline, mono o bifamiliari, – ha spiegato Romano – . Potrebbe pure accadere che il Palasport non venga proprio utilizzato, oppure che venga usato per un paio di giorni e poi verrà tenuto solo per le emergenze e in numeri ridotti”. Il prefetto sta cercando di contemperare le esigenze dei migranti, ma anche dei lavoratori di Porto Empedocle dopo che ieri, un barista e i suoi dipendenti, si erano incatenati per impedire l’accesso dei nordafricanti nella struttura che è inagibile per usi sportivi. “Il sindaco di Porto Empedocle ci ha fatto visitare anche uno dei capannoni industriali che ci sono in zona, potrebbe essere utilizzabile, ma non nell’immediato” ha concluso.

A Porto Empedocle si sono registrati momenti di caos, ieri sera, nell’area di pre-identificazione all’estremità del porto, dove circa 1.200  migranti si sono accalcati durante la distribuzione di panini e bottigliette d’acqua, chiedendo ripetutamente da mangiare. Le forze dell’ordine, tra cui polizia, carabinieri e finanzieri in assetto antisommossa, sono intervenute per ripristinare l’ordine. Il prefetto e il questore di Agrigento, Filippo Romano ed Emanuele Ricifari, sono giunti sul luogo per supervisionare la situazione. Il questore ha cercato di riportare la calma durante i momenti di tensione. Nonostante le difficoltà nel gestire il grande numero di persone, le forze dell’ordine sono riuscite a mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica con abilità. Il caos è scoppiato durante la distribuzione di 1.400 panini e il doppio di bottiglie d’acqua agli ospiti presenti.

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