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Caltanissetta, CGIL: Sit in infermieri e OSS

A seguito di una partecipata e intensa assemblea tenutasi presso la Camera del lavoro della CGIL di Caltanissetta, a cui hanno preso parte numerosi infermieri ed OSS in servizio presso l’ASP di Caltanissetta, si è concordato di indire lo stato di agitazione e allo stesso tempo un sit-in presso la Prefettura di Caltanissetta per venerdì 10 febbraio dalle ore 11:00 alle ore 13:00 con contestuale richiesta di incontro a S.E per rappresentare la problematica di questi lavoratori

Al sit-in e al contestuale stato di agitazione aderirà anche la O. S. FSI-USAE. che condivide insieme alla CGIL la grande preoccupazione per il destino occupazionale di questi lavoratori e per la tenuta della Sanità nella nostra Provincia.

Si tratta di circa 300 Operatori assunti per l’emergenza covid che il 19 gennaio 2023 hanno appreso, con l’avvallo di alcune sigle sindacali. di essere personale in esubero.

Una situazione per noi paradossale perché di fatto il personale mantenuto con un monte ore di 30 ore settimanali è sovraccaricato e con una costante richiesta di effettuare straordinari perchè utilizzato per garantire la riapertura dei reparti finora accorpati per “carenza di personale” (vedasi pneumologia, neurochirurgia, urologia, chirurgia generale, chirurgia vascolare); per garantire l’apertura di altre tre sale operatorie, per coprire quella quota di personale prossimo alla pensione che sta smaltendo le ferie residue, per sostituire gli infermieri risultanti in pianta organica ma sollevati dal servizio in corsia da parte del medico competente e destinato ad altre mansioni, per aprire i servizi di neuroradiologia, per cui non è prevista una dotazione organica, cosi come per l’emodinamica il cui personale afferisce all’UOC di Cardiologia e UTIC, creando il paradosso di un esubero di infermieri.

Torniamo a chiedere con fermezza che venga fatta chiarezza sulla reale situazione delle dotazioni organiche, non per macroaree, ma dettagliata per ogni singola UO ed ogni singolo presidio nonché sulle strutture del territorio.

Perché laddove dovesse emergere un reale esubero è chiaro che chi ha proceduto all’assunzione di tale personale non aveva contezza del reale fabbisogno e deve rispondere a tutti questi lavoratori, laddove invece non dovesse emergere alcun esubero si profilerebbe un danno a tutti i lavoratori e ai cittadini.

Vorremmo poter accedere alla reale dotazione organica, più volte richiesta ma su cui non abbiamo mai ottenuto riscontro (ulteriore richiesta di accesso agli atti formalizzata in data odierna) in modo da poter ragionare sui numeri e magari essere sconfessati.

Risulta prioritario per noi dare risposte a questi lavoratori che in questi ultimi tre anni si sono spesi per sorreggere il sistema e garantire i servizi alla cittadinanza con l’erogazione dei LEA e per i quali chiediamo le 36 ore come da CCNL e una procedura di stabilizzazione che possa restituire dignità e giustizia.

Il Segretario FPCGIL Angelo Polizzi

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