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Agrigento: Riunione in prefettura, in arrivo 20 medici Italo-Argentini, uno è già a Canicattì 

Oggi, 8 agosto, i vertici dell’ASP e i responsabili del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento si sono riuniti con il Prefetto per discutere dell’emergenza ospedaliera. Il Commissario Straordinario dell’ASP, Mario Zappia, e il Primario del reparto, Giuseppe Caramanno e il direttore Alessandro Mazzara, hanno illustrato i provvedimenti adottati che hanno contribuito al ripristino della normalità tra le corsie. L’ASP ha annunciato che nelle prossime settimane saranno impiegati venti medici italo-argentini, che contribuiranno a rinforzare il Pronto Soccorso anche nella località di Contrada Consolida, dove attualmente il numero di professionisti in servizio rimane costante. Nel frattempo, il primo medico argentino è già operativo a Canicattì.

Queste le parole del prefetto Filippo Romano: “Il primo medico argentino ha preso servizio, nei prossimi giorni ne arriveranno altri e non solo per la carenza di personale al pronto soccorso, ma anche per altri importanti reparti ospedalieri. Essendo oriundi italiani sono intenzionati a restare sulla penisola, non è soltanto un ‘prestito’ come è successo durante il Covid, ma è un trasferimento definitivo. Sono finiti i lavori nell’area di emergenza e non è più dunque necessaria l’installazione di una tensostruttura. Del resto abbiamo sempre saputo che il problema vero è sempre stato legato alla carenza di medici.  Su mia specifica richiesta, tutti i reparti dell’ospedale saranno invitati a dare il proprio contributo al pronto soccorso,  i malati vanno trasferiti nel tempo più breve possibile ai reparti, il pronto soccorso deve essere un punto di passaggio, tranne che per i codici rossi. L’Argentina è un Paese in grave crisi, dove la classe media affronta problemi seri. I medici sono di origine italiana e hanno diritto di tornare per ricostruirsi una vita, spostando anche la famiglia. Devono ricostruirsi la cittadinanza e la  Prefettura li agevolerà, presente anche il questore Emanuele Ricifari e si cercherà di studiare un canale specifico per loro, per sbrigare le pratiche tramite l’ufficio immigrazione. Il sindaco di Agrigento, Miccichè, si è molto impegnato per il loro ingresso e soprattutto per trovare delle case che ovviamente pagheranno loro, vengono qui per lavorare e guadagneranno bene.”

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