La Procura della Repubblica di Sciacca ha avviato un’inchiesta dopo la relazione di servizio consegnata dal personale del corpo forestale, è doloso l’incendio che fra il 18 e il 19 luglio ha devastato le campagne e vaste zone collinari in territorio di Caltabellotta. Le indagini proseguono per individuare i piromani. L’inferno di fuoco ha coinvolto le contrade “Favara di Burgio”, “Cottonaro”, “Lavanghe”, “Ospedale Callisi”, “Cammauta” e “Cannonina”. Le fiamme hanno ucciso 189 pecore, tra atroci sofferenze, che si trovavano all’interno di un ovile, ed ha carbonizzato aree private e demaniali, distruggendo circa 150 ettari di macchia mediterranea e oltre 1.000 alberi di ulivo. Impegnati nell’opera di spegnimento i vigili del fuoco di Agrigento e Sciacca, la Forestale, due elicotteri e due canadair, che dopo ore e ore hanno domato il rogo.
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