I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, hanno condannato ad otto anni e quattro mesi di reclusione Antonino Putano, 76 anni, e il figlio Massimo, 47 anni, per rapina aggravata ai danni di un imprenditore di Canicattì. La condanna inflitta dal tribunale è superiore a quella richiesta dal sostituto procuratore Gloria Andreoli che, a margine della requisitoria, aveva proposto sette anni di carcere. La vicenda risale a qualche giorno prima del Ferragosto 2018 quando, secondo la ricostruzione degli inquirenti, padre e figlio si presentarono all’interno della proprietà di un imprenditore agricolo minacciandolo e sottraendogli una trentina di tubi per l’irrigazione dei campi. L’anziano imprenditore agricolo fu anche minacciato non appena cercò di opporre resistenza: “Se mi denunci passerai dei guai …”. Prima di lasciare l’abitazione dell’imprenditore i due indagati, a bordo di un furgone, speronarono l’auto della vittima nel tentativo di quest’ultimo di impedire loro di scappare.
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