![Gli Abatellis-Branciforti Conti di Cammarata- Duchi di San Giovanni Gemini al Mandorlo in Fiore per promuovere il valore dell’inclusione e di ogni età 1 653D7707 5056 4587 A2F2 12AF24B24C72](https://www.giornalecentrosicilia.it/wp-content/uploads/2023/03/653D7707-5056-4587-A2F2-12AF24B24C72-780x470.jpeg)
Nel corso dell’ultima manifestazione del Mandorlo in Fiore svoltasi qualche giorno fa, che ha visto la vittoria del Gruppo Folkloristico dell’Uzbekistan, tra i gruppi storici che per la prima volta nella storia hanno sfilato tra le vie di Agrigento, è stato presente anche il Gruppo Abatellis Branciforti Conti di Cammarata- Duchi di San Giovanni Gemini che ha puntato tutto sempre sull’inclusione e sulla partecipazione di persone di diverse età. “Fare storia promuovendo il valore dell’inclusione e di ogni età”, questo ci risponde la Professoressa Irene Catarella, Presidente degli Abatellis Branciforti Conti di Cammarata- Duchi di San Giovanni Gemini, quando le chiediamo perché ha fondato questo gruppo storico il 25 ottobre 2018, facendosi portavoce di tutti i suoi partecipanti. “Siamo un Gruppo straordinario, di persone di ogni età, dai 6 anni in su, con delle punte di diamante che sono le nostre principessine/principesse e i ragazzi eccezionalmente abili, come li chiamiamo noi, dell’Arca Onlus. Noi sfiliamo con la gioia di fare storia e di stare insieme in allegria e armonia”, ha continuato la Catarella. Gli Abatellis Branciforti con gli occhi brillanti hanno camminato per le vie di Viale della Vittoria nella giornata conclusiva della 75esima Sagra del Mandorlo in Fiore in mezzo a migliaia di persone applaudenti. Il Gruppo fa parte dell’USARS, Unione Siciliana Associazioni Rievocazioni Storiche, e vanta al suo attivo la partecipazione a numerose manifestazioni di prestigio in tutta la Sicilia. Il gonfalone, ideato dalla stessa Presidente, è unico nel suo genere, in quanto presenta due stemmi: il grifone nero su campo giallo degli Abatellis o Patella provenienti dalla Toscana e il leone dorato con le zampe mozzate su campo blu dei Branciforti, il cui capostipite fu Obizzo cavaliere di Carlo Magno. La notorietà e la fama delle due famiglie nobiliari è testimoniata dai palazzi omonimi, capolavori architettonici presenti a Palermo.
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