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Giovane di Messina ucciso in Germania, indagava sulla morte dell’amica, fermato lo zio di lei

Christian Zoda, di 23 anni, originario di Messina, è morto dopo essere stato ferito a colpi di pistola davanti alla pizzeria del padre ad Albstadt, cittadina tedesca a Sud di Stoccarda. Il giovane ferito mercoledì verso mezzogiorno era stato portato in ospedale dov’è deceduto nel pomeriggio. Dopo rapide indagini la polizia tedesca ha fermato un italiano di 52 anni, Michele Quarta, che conosceva la vittima, con addosso la pistola con cui avrebbe sparato a Zoda. Il delitto sarebbe collegato alla morte di un’altra italiana, Sandra Quarta, 20 anni, scomparsa tra il 18 e il 19 dicembre e il cui cadavere è stato trovato nel giardino dell’indagato.
La giovane sarebbe un’amica strettissima di Zoda e la nipote del presunto assassino.

La notizia dell’omicidio è riportata dal sito della  Gazzetta del Sud, che riprende anche quanto scritto dal giornale tedesco online Schwarzwälder Bote, secondo cui “la ragazza sarebbe scomparsa domenica mattina”.

Martedì la polizia ha cominciato le ricerche con elicotteri e utilizzando cani. Ma solo dopo l’omicidio di Zoda e l’arresto dell’indagato sarebbe emersa la verità sulla scomparsa di Sandra Quarta, il cui cadavere è stato trovato sepolto nel giardino dello zio sospettato. Su entrambi i corpi è stata eseguita l’autopsia: secondo indiscrezioni riportate dal giornale tedesco entrambi sono stati uccisi con colpi di pistola. Si indaga sul movente  L’indagato è trincerato dietro il silenzio. In Germania nel giardino dove sono stati trovati i cadaveri sono intervenuti investigatori specialisti per indagini geofisiche che hanno scavato anche in altri luoghi. Sull’inchiesta lavorano 30 poliziotti che stanno cercando di chiarire il movente dei delitti.  Mercoledì Christian Zoda aveva postato sul proprio profilo Facebook un annuncio con le foto di Sandra Quarta in cui si denunciava la scomparsa della giovane dicendo che l’ultimo segno di vita risaliva alla domenica precedente e che la ragazza aveva lasciato “borsa, scarpe, giacca, occhiali, e cellulare a casa”. Sandra “non ha contattato nessuno, non è andata al lavoro” si legge nel post e chiunque abbia notizie avverta subito la polizia.  “Christian lavorava nel ristorante di suo padre. Viveva in Germania dall’età di 12 anni e stava col padre, perché i suoi sono separati. Non era il fidanzato ma a quanto ne so era un amico molto stretto di Sandra. Ancora sappiamo molto poco sulla dinamica dell’omicidio”. Lo ha dichiarato Lizzy Cannarozzo, cugina di Christian. “Mio cugino – ha aggiunto – non veniva a Messina dal 2018 ma ci sentivamo. Era un giovane molto perbene e un gran lavoratore. Sappiamo solo che nell’omicidio c’entra lo zio di Sandra. Non sappiamo altro. Le indagini sono ancora in corso spero sia fatta giustizia”. 

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