Riceviamo e pubblichiamoNews

Agrigento. Codacons chiede dimissioni del presidente dell’Ati: Il suo comune non ha ceduto le reti idriche

Codacons Agrigento con una nota chiede ufficialmente le dimissioni dalla carica di presidente Ati di Domenico Gueli, sindaco di Santa Elisabetta. Il presidente dell’Ati, l’ente di governo dell’Ambito di Agrigento per la regolazione del servizio idrico integrato, non è compatibile con il ruolo che svolge, il suo comune non ha ceduto le reti idriche: 

Cos’è l’ATI idrico Ag9? L’ATI è l ‘Ente di governo dell’Ambito di Agrigento per la regolazione del Servizio idrico Integrato e, ai sensi dell’art.3, comma 2, della legge regionale 11 agosto 2015, n.l9, esercita le funzioni già attribuite alle Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale di cui all’art. l48 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.l52 e successive modifiche e integrazioni, come disciplinate dalla normativa vigente e dal comma 3 dell’art.  3 della legge regionale 11 agosto 2015 n.19 e successive modifiche ed integrazioni

Estratto dallo statuto

Art. 10

Presidente dell’ATI

1. Il Presidente dell’ATI ha la rappresentanza istituzionale e legale dell’Ente.

2. Convoca e presiede l’Assemblea dei rappresentanti ed il Consiglio direttivo, e ne firma i rispettivi processi verbali;

1. Cura le relazioni esterne e controlla le relazioni dei soggetti gestori del servizio idrico integrato con l’utenza;

2. Esercita quelle altre funzioni che gli siano demandate dallo Statuto, dai regolamenti e dalle deliberazioni dell’Assemblea dei rappresentanti e del Consiglio Direttivo, ovvero gli siano attribuite per legge.

Stando alla finalità dell’Ati, visto quanto previsto all’Art. 10 dello statuto, visto che Presidente dell’ATI Idrico Ag9 risulta essere stato eletto dall’assemblea dei sindaci, il Sindaco di Santa Elisabetta Domenico GUELI, e cioè il sindaco di uno dei comuni che non hanno ancora ceduto le reti idriche e la gestione del SII alla stessa ATI e di conseguenza ad AICA che è il gestore del SII per tutta la provincia, Visto che il Comune di Santa Elisabetta è tra i comuni non salvaguardati e avrebbe dovuto entrare in AICA già dal 1 Gennaio 2022 così come previsto nel Piano d’Ambito.

Considerato quando sopra, ritenuta la funzione di Presidente da Parte del Sindaco Gueli quanto meno inopportuna ed incompatibile, con la presente si chiedono le immediate dimissioni da parte del Sindaco GUELI, se le stesse non dovessero essere rassegnate entro le prossime 48 ore, sia l’assemblea dei sindaci a revocarne la nomina per acclarata incompatibilità.

Sia chiaro, nulla di personale, ma se si vuole davvero fare le cose seriamente e vogliamo il cambiamento, si avvii il cambiamento.

IL Responsabile Regionale Dipartimento Trasparenza Enti Locali Codacons, Giuseppe Di Rosa, tiene a precisare: “Nulla di personale” col Sindaco Gueli. Aveva in data 18 u.s. cioè in ritardo di 11 mesi e appena 4 giorni fa effettuato la comunicazione di inizio dell’iter di cessione delle reti, che dovrebbe arrivare in data 1 gennaio 2023 ?

Essere o non essere, cioè, ad oggi, le reti il suo comune le ha consegnate ?

All’interno della consulta lotto da mesi(dalla sua nascita) per effettuare un atto di indirizzo in tal senso (Gueli non poteva presiedere l’assemblea dell’ATI) oggi siamo alla svolta, “forse” il 1 gennaio 2023 finalmente qualcuno si mette a regime, come mai è dovuto passare un anno ?

Sapete quanti danni ha procurato e procurano ancora questa ed altre scelte sconsiderate dei sindaci alle città che pagano regolarmente l’acqua ed il servizio ?

Lo ripetiamo, Sia chiaro, nulla di personale, col sindaco Gueli e con altri suoi colleghi che continuano a non dare seguito e a non applicare quanto contenuto nelle Leggi che istituiscono “l’ambito unico” ma se si vuole davvero fare le cose seriamente e vogliamo il cambiamento, si avvii il cambiamento.

Noi non ci fermiamo e a giorni renderemo pubblico un documento col quale effettuiamo tutte le contestazioni da effettuare all’ATI ed ai suoi sindaci componenti visto che alcuni comuni non pagano neppure l’acqua e che difatto penalizzano i comuni come agrigento ed altri che hanno consegnato e pagano regolarmente il servizio

Articoli Simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto