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Squadra Mobile Agrigento: Tre arresti per tentata estorsione 

Tre empedoclini sono stati arrestati, dai poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari con il braccialetto elettronico, firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Filippo Serio, dietro richiesta della Dda palermitana. Hanno provato ad imporre assunzioni al titolare, e all’amministratore unico, di due ditte di rifiuti, e uno dei coinvolti, interessato ad un bar, avrebbe ordinato al proprietario dell’immobile di rescindere il contratto di locazione con gli attuali affittuari, per averne immediata disponibilità. In manette sono finiti: Giuseppe Migliara, 61 anni, catturato in provincia di Bergamo, dove nel frattempo si era trasferito, e Filippo e Giuseppe Freddoneve, rispettivamente padre e figlio, di 59 e 34 anni, tutti imparentati fra di loro. Devono rispondere di tentata estorsione in concorso. Il Gip ha escluso però l’aggravante dell’associazione di tipo mafioso e per questo motivo gli atti dell’inchiesta dalla Dda sono stati trasmessi al procuratore della Repubblica di Agrigento, facente funzione, Salvatore Vella.

L’inchiesta della Squadra Mobile, che è coordinata dal vice questore aggiunto Giovanni Minardi, ha preso il via dopo le denunce degli imprenditori, stanchi delle continue richieste estorsive, accompagnate da minacce e tentativi di intimidazione.

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