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Caltanissetta. Ottavio Rizza: Lettera aperta a Paolo Belli, chiarisca con i Nisseni che ha discriminato  

Riceviamo e pubblichiamo una LETTERA APERTA A PAOLO BELLI, scritta da Ottavio Rizza di Caltanissetta, testo integrale: 

Sig. Paolo Belli, stimato cantante e conduttore televisivo, sono un nisseno di 56 anni; a scanso di equivoci, voglio subito precisare che non ho mai fatto e non faccio politica attiva e che mi sto rivolgendo a lei solo perché amo la mia Città.

Non mi sarei mai sognato di scrivere questa lettera aperta se non avessi ascoltato una sua dichiarazione, rilasciata nel 2017, con la quale ha ricordato cosa accadde a Caltanissetta nel ’94, in occasione di una partita della Nazionale cantanti. Per evitare equivoci le riporto cosa disse, tra le altre cose, subito dopo aver precisato che la partita si era svolta a Caltanissetta: “Ci tirarono i sassi contro il pullman; non volevano che noi scendessimo dal pullman. Perché?  Perché sappiamo che esiste una PARTE D’ITALIA di persone perbene, ma sappiamo che esiste anche una PARTE D’ITALIA … che non sono persone perbene”. Giova evidenziare che lei per ben due volte parla di PARTE D’ITALIA e, quindi, chi l’ha ascoltata ha compreso che lei facesse riferimento ad un’area geografica (Caltanissetta? Sicilia?). Lei avrebbe, infatti, dovuto parlare di “parte di italiani”, se non si fosse riferito ad un’area geografica; quando si parla di concetti importanti, come la legalità e/o la violenza, il corretto utilizzo delle parole è basilare.

Nella mia vita, in qualità di nisseno, mai mi ero sentito offeso in maniera così grave, a causa di una dichiarazione che, testualmente, va interpretata, in maniera inequivocabile, come una vera e propria grave discriminazione ai danni di un’area geografica.

Non so se lei sappia che qualche giorno fa un Consigliere Comunale ha ricordato ai nisseni la sua “infelice” dichiarazione, innescando in Citta’ un vero e proprio “caso Paolo Belli”, visto il concerto che lei terrà il prossimo 2 settembre.

Premesso ciò, è evidente che da lei i nisseni si aspettano estrema chiarezza. Delle due l’una: o ci conferma che quello che lei ha detto era esattamente ciò che lei voleva dire, oppure, cortesemente, ci riferisca che avrebbe voluto dire ben altro rispetto a ciò che ha detto; valuti, altresì, se ritenga opportuno o necessario scusarsi.

Solo in queste ultime ipotesi (chiarimenti e/o scuse) io, il 2 settembre, la verrei ad applaudire; invece, se fosse vera la prima ipotesi, la fischierei sonoramente.

Credo che anche per lei sarebbe comprensibile il dissenso che la maggioranza dei nisseni le riserverebbe; ovviamente si tratterebbe di un civile dissenso che gli spettatori potrebbero manifestare con i fischi: noi siamo persone perbene e, pertanto, il dissenso sarebbe manifestato in maniera civile, sommergendola di fischi, oppure disertando l’evento.

Sono certo, quindi, che anche lei abbia interesse a fare chiarezza. Infatti non credo che, dopo avere riascoltato la sua intervista del 2017, si esimera’ dal chiarire cosa volesse realmente dire.

Escludo, infine, che lei riscuoterebbe denaro proveniente dal bilancio di un Comune che, a suo dire, si trova in una PARTE D’ITALIA di persone che non sono perbene.

Auspico che qualche nisseno di buona volontà faccia pervenire la presente lettera al Sig. Belli; sarebbe un segno d’amore per la nostra Città.

Sig. Belli, spero vivamente che il 2 settembre possa venire ad applaudirla.

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