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Lampedusa. Salvini in visita: Ringraziamo le forze dell’ordine, dobbiamo tornare a proteggere i confini  

Visita a Lampedusa del leader della Lega, Matteo Salvini.  Mentre Salvini era in volo per Lampedusa trentacinque migranti, a bordo di diversi barchini, sono sbarcati nell’isola. A soccorrere, a poche miglia dalla costa, i gruppi di 20 e 15 tunisini (fra cui 2 donne) sono state le motovedette della Guardia di finanza. Le imbarcazioni sono salpate da Monastir (Tunisia) poco dopo mezzanotte.

L’ex ministro è atterrato all’aeroporto alle 16. Ad accoglierlo anche alcuni contestatori con fischi e urla. Si trattava di turisti che attendevano di partire che hanno incrociato il leader del Carroccio nella sala arrivi dello scalo.

Dopo qualche foto, ma niente selfie, si è spostato al Comune di Lampedusa dove ha incontrato il sindaco Filippo Mannino ed il suo vice Attilio Lucia. Così Salvini a margine della visita: “Incontro con il sindaco, il vicesindaco e la squadra di giovani al governo di Lampedusa, bravi!”

“Io e il segretario della Lega Matteo Salvini siamo stati a colloquio con il sindaco e abbiamo discusso di proposte fattive per Lampedusa nell’immediato e per il futuro con il prossimo Governo”. Lo ha detto all’Italpress l’eurodeputato della Lega Annalisa Tardino che con il leader della Lega Matteo Salvini è stata a Lampedusa per fare il punto sull’emergenza migranti. 

 Alle 16:30 Matteo Salvini si è spostato all’hotspot di contrada Imbriacola, sotto pressione dopo la raffica di sbarchi ma che nelle ultime ore è stato anche “alleggerito” con un piano varato dalla Prefettura di Agrigento, visitando l’intera struttura.

Salvini dichiara: 

“Vanno ringraziate le forze dell’ordine che garantiscono regole e diritti e sicurezza di lampedusani e di chi sbarca. L’obiettivo è riportare questo centro a dimensioni civili e normali come già abbiamo fatto nel 2018 quando ero Ministro dell’Interno. Il contrasto a scafisti era importante e in questo centro invece di esserci 1.500 ospiti arrivavano solo alcune decine di persone. Se gli italiani sceglieranno la Lega proteggeremo i confini e accoglieremo solo chi realmente scappa dalla guerra. Ho parlato con il sindaco e dietro questo hotspot ci sono problemi di salute, di tasse, di rifiuti e di acqua. Se c’è bisogno di portare un ospite in Sicilia in elicottero i lampedusani sono poi sprovvisti. Stiamo lavorando per azzerare accise a Lampedusa e Pantelleria. In questo mese sono sbarcati più immigrati che in tutto lo scorso anno. Per un posto che ha 380 di capienza arrivare a 1.500 vuol dire che le condizioni non sono umane. Avere già oltre 100 esponenti delle forze dell’ordine è garanzia ma non possono fare miracoli. C’è il presidio dell’esercito e la videosorveglianza ma è indegno non offrire la giusta accoglienza a chi la merita. Non possiamo spalancare le porte all’Italia a tutti. Siamo qui a cercare di garantire diritti di tutti. Decideranno gli italiani il 25 settembre e se la Lega avrà più voti sarò io a indicare il presidente del consiglio. Al Viminale vogliamo che ci sia un uomo o una donna della Lega. Girerò l’Italia in questi giorni e porterò proposte non rispondendo agli attacchi di Renzi, Letta, Calenda. L’immigrazione è solo una parte del tema sicurezza che vuol dire anche mafia, discriminazioni ed evasione. Quando c’ero io all’interno posso dire che l’Italia, e lo dicono i numeri, era un posto più sicuro. Lampedusa è la porta d’Europa e non può essere campo profughi. Mi auguro che tra qualche mese questo centro possa essere chiuso. Al Ministero dell’Interno c’è qualcuno che non fa il suo lavoro e l’Italia non merita questo. Il mio obiettivo è quello di chiudere questi centri straordinari e regolare e qualificare il fenomeno. Chi ha diritto viene accolto, non certamente per terra su un materasso, e chi non ha diritto non parte neanche. Dal 25 settembre ci sarà un governo politico e se ci sarà il centrodestra come penso, e la Lega avrà più forza, faremo la nostra parte.” 

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