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Di Rosa: L’amministrazione di Agrigento, continua a prendersi gioco delle leggi e delle istituzioni oltre che dei cittadini

Mentre dalla Procura della Repubblica il silenzio è assordante……..

I SUV acquistati con i fondi per le famiglie per i quali la corte dei conti ha già sancito la responsabilità e chiesto il pagamento al dirigente ed al RUP del procedimento di acquisto, ed il TAR ha rigettato il ricorso, sono “pronti” ad essere utilizzati per fini “istituzionali” e per alcune associazioni che ne hanno fatto richiesta(sic)

Delibera di giunta n. 38 del 04.03.2022 “linee guida per l’utilizzo, ……di autovetture e Notebook afferenti i servizi sociali con tanto di Avviso pubblicato nel sito del comune

Art 2 1. “Le autovetture nonché i notebook possono essere utilizzati, nella forma individuata ed indicata all’articolo 1 che sarà all’uopo formalizzata dai documenti/atti allegati alle presenti Linee Guida, in maniera del tutto gratuita, prioritariamente per tutte le attività disciplinate al precedente Art. 1, e in alternativa, qualora non prenotate e libere da qualsivoglia utilizzo, anche per fini istituzionali.

È chiaro a tutti, I SUV(trasferiti dal parcheggio del pluripiano al parcheggio del comando della Polizia Locale) sono stati acquistati per fini “istituzionali” con fondi stanziati per i “NOSTRI BAMBINI”

Abbiamo inoltrato un supplemento di “esposto” , attendiamo notizie dagli organi preposti e siccome è palese anche dagli ultimi accadimenti che ad Agrigento si è tornati agli anni 90……...

L’Assessore VULLO in barba a ciò che accade, avrebbe chiesto di preparare le auto per essere utilizzate,(in base a quale criterio se la Corte dei Conti ha sancito la responsabilità ed addebitato la somma al dirigente ed al Rup?)

Cosa e quale disposizione arrivata dal Ministero e dalla Corte dei Conti, tengono secretata al Comune???

Noi vogliamo ancora una volta ribadire che : in mancanza di sospensione dell’atto di revoca (con i poteri cautelari propri del TAR) il Comune di Agrigento(come sancito dalla Corte dei Conti in questo caso il Dirigente ed il Rup) dovrànno comunque restituire i soldi ed imbarcarsi in un giudizio ordinario (con i suoi tempi biblici della giustizia ordinaria) e trovarsi magari invischiati in tre gradi di giudizio con il rischio di una condanna alle spese processuali esorbitante. Morale della favola: ancora oggi nessuno pratica l’umiltà riconoscendo di avere sbagliato e proporsi di rimediare al danno invece si persevera in spregio alle casse comunali.

Noi non ci fermiamo, abbiamo già dato mandato al nostro ufficio legale di predisporre un atto da inviare alla Corte dei Conti, col quale chiediamo l’addebito delle spese legali affrontate per il ricorso rigettato dal TAR, alla Giunta che ne ha deliberato l’opposizione, inoltre continueremo a contestare chi sta amministrando in malo modo la cosa pubblica “distraendo fondi per la famiglia per acquisti inopportuni”

IL Responsabile Regionale Dipartimento Trasparenza Enti Locali Codacons 

Giuseppe DI ROSA

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