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Video. Caltanissetta, premiazione concorso “Terzo centenario Kant”: Sul podio Ravanusa 

Terzo centenario Kant: a Caltanissetta la premiazione dei vincitori della prima edizione del concorso video rivolto alle scuole italiane. Sul podio: “Giovanni XXIII” di Milano, “Giudici Saetta e Livatino” di Ravanusa e “G. Marconi” di Pescara

Video interviste a: Giulia Di Pasquali (Istituto Giudici Saetta e Livatino Ravanusa) Professoressa Aurora D’Angelo Istituto Giudici Saetta e Livatino Ravanusa, Cantautore Mariano Deidda, Dirigente scolastica del Ruggero Settimo di Caltanissetta Irene Collerone

Video dei vincitori di Ravanusa:

La filosofia di Kant continua a indicare all’umanità il sentiero più coinvolgente che deve percorrere se vuole giungere alla realizzazione della sua natura e all’agognata “pace perpetua”. In occasione del terzo centenario della nascita del filosofo di Königsberg, il 22 aprile nel teatroRegina Margherita di Caltanissetta, si è svolta la premiazione dei vincitori della prima edizione delconcorso video di filosofia “Immanuel Kant (1724-2024): 300 anni e … non sentirli”, destinato agli alunni e alle alunne delle scuole superiori italiane e che prevedeva la realizzazione di un elaborato in cui si simulava un’intervista tra un giornalista e un fan del famoso filosofo tedesco. Tra musica e riflessioni si è svolta la manifestazione, durante la quale si è esibito il musicista cantautore Mariano Deidda, definito “canta poeta” per aver dedicato la maggior parte dei suoi dischi a musicare poesie e testi di importanti scrittori.

Il risultato raggiunto dal concorso, a cui hanno partecipato ventidue scuole italiane, testimonia passione e volontà di chi manifesta ancora la propria creatività. I vincitori sonoNathaniel Gardose e Michael Werner della quarta C del liceo artistico “Giovanni XXIII” di Milano (professori Federico Bianchini e Elena Palazzini), Gloria Magrì della quinta B dell’istituto “Giudici Saetta e Livatino” di Ravanusa (professoressa Aurora D’Angelo) e Isabel MusardoLudovica Li Luzio e Samuele Berardidella quinta A del liceo Statale “G. Marconi” di Pescara(professoressa Antonella Astolfi). Alle classi vincitrici sono stati assegnati rispettivamente i premi di 1000 euro, 300 euro e 200 euro al terzo classificato, mentre i partecipanti al concorso hanno ricevuto un attestato. Ad analizzare tutti i lavori in concorso è stata la giuria, presieduta dallo scrittore Zap Mangusta e composta dal sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, dalla dirigente scolastica del liceo “Ruggero Settimo” Irene Collerone, dalla referente dell’USR di Caltanissetta ed Enna Alessandra Belvedere, dai rappresentanti della Consulta degli Studenti nisseni Aureliano Cereda e Matteo Lo Piano e dal presidente dell’associazione “Rosario Assunto” Salvatore Farina. «Questa prima manifestazione crea le basi per candidare Caltanissetta come sede di un festival nazionale di filosofia. Tanti sono gli obiettivi raggiunti in questa prima edizione del concorso, altri restano da raggiungere – dichiara la dirigente scolastica del Ruggero Settimo di Caltanissetta, Irene Collerone– abbiamo voluto sollecitare la creatività degli studenti attraverso la produzione degli elaborati. Dietro ogni video c’è un messaggio importante che è stato trasmesso, le riflessioni di Kant sono temi attuali su cui bisogna puntare e coinvolgere le nuove generazioni».

Un momento di grande partecipazione e pathos quello della premiazione dei vincitori del concorso, un viaggio tra le emozioni dettate dalla creatività dei video realizzati dai giovani e la riflessione di Kant. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione culturale Rosario Assunto”, in collaborazione con il Comune di Caltanissetta, il liceo “Ruggero Settimo” di Caltanissettae con la Consulta degli studenti nisseni che chiedeva a studenti e studentesse, partendo dai principali problemi che attanagliano la nostra epoca, di favorire le risposte che Kant avrebbe dato: sul ruolo del bello e dell’arte nella vita umana; sul senso e la funzione della libertà di espressione nella dimensione sociale e sullo stretto rapporto tra comunità politica e relazioni internazionali.

«La guerra imperversa, il mondo brucia, la pace perpetua resta scritta nella carta – commenta Michael Werner studente quarta C del liceo artistico “Giovanni XXIII” di Milano -siamo distanti dal mondo che Kant avrebbe voluto». «Attraverso questo video – commenta Giulia Di Pasquali della quinta B dell’Istituto “Giudici Saetta e Livantino” di Ravanusa – volevamo rendere Kant più attuale possibile, fare in modo che l’etica Kantiana non restiuna teoria, ma possa divenire una morale odierna». «Devo ringraziare l’entusiasmo che i miei ragazzi hanno manifestato nel realizzare il video – aggiunge la professoressa Aurora D’Angelo dell’istituto “Giudici Saetta e Livatino” di Ravanusa – per noi è una grande emozione aver raggiunto il secondo posto in un concorso così importante. Mi auguro che questi piccoli semini potranno far crescere cittadini responsabili. Abbiamo voluto trattare la “pace perpetua”, teorizzata da Immanuel Kant, perché è un messaggio da cui la politica dovrebbe prendere spunto». «È stato un lavoro interessante, abbiamo provato a immaginare cosa Kant potrebbe pensare del mondo attuale e proiettarlo nella vita contemporanea – spiegano Isabel Musardo, Ludovica Li Luzio e Samuele Berardi studenti quinta A del Liceo statale “G. Marconi” di Pescara – il pensiero del filosofo di Königsberg è attuale e universale».

«Come cantautore sono nato venticinque anni fa e avevo pensato che una delle maniere per coinvolgere le nuove generazioni era quella di musicare la letteratura – dice il compositore Mariano Deidda – perché attraverso i libri possiamo scoprire quali sono le vie per migliorarci e per crescere. Ce l’ha insegnato la generazione di cantautori nata negli anni Cinquanta che ci ha regalato delle canzoni bellissime e molto importanti che ci hanno aiutato a crescere. Loro amavano la letteratura e probabilmente erano appassionati di libri ed è quello che oggi manca. Bisognerebbe stimolare sempre di più i ragazzi a leggere i libri classici perché lì sta racchiuso il segreto. Il mioprogetto era quello di fare un ponte tra la grande generazione della musica d’autore e ciò che doveva essere dopo o che dovrà essere».

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