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Lampedusa, naufragio: 9 morti, tra questi una bimba e un 20enne in ipotermia, 15 dispersi. 

Nove migranti sono morti nell’ultimo naufragio avvenuto in acque Sar maltesi. Uno è deceduto appena giunto al Poliambulatorio di Lampedusa. Gli altri otto cadaveri, tra cui la salma di una bimba, erano stati sbarcati poco prima sul molo Favaloro da una motovedetta della Capitaneria di porto. Sono 23 i superstiti raccolti dalla Guardia Costiera. All’appello mancherebbe ancora 15 dispersi tra cui 3 minori. Sei naufraghi al momento sono ricoverati al Poliambulatorio in condizioni critiche; altri 16, man mano che si sono ripresi, sono stati già accompagnati all’hotspot di contrada Imbriacola. Dalle prime testimonianze che la polizia è riuscita a raccogliere, sul barchino, colato a picco nel mare in tempesta, viaggiavano 46 migranti, originari di Guinea, Burkina Faso, Mali e Costa d’Avorio, partiti domenica sera da Sfax in Tunisia.

Un giovane ivoriano, con un’età compresa tra i 18 e i 20 anni, è deceduto ieri sera al poliambulatorio di Lampedusa a causa di ipotermia e arresto cardiaco, secondo quanto dichiarato dal medico Francesco D’Arca, responsabile della struttura sanitaria di via Grecale. L’ingestione di acqua ha contribuito al suo deterioramento. Tuttavia, i sei giovani ivoriani ricoverati insieme a lui stanno migliorando e non sarà necessario trasferirli negli ospedali di Palermo o Agrigento; saranno presto dimessi. Tutti i superstiti, inclusi i sei ancora ricoverati, saranno successivamente trasferiti nell’hotspot di contrada Imbriacola. I sei ivoriani ancora in cura sono visibilmente sotto shock e, secondo quanto riportato dai medici, hanno ripetuto solo che “la barca è colata a picco”, senza fornire ulteriori dettagli su eventuali familiari o amici a bordo

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