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Cattolica Eraclea. Omicidio marmista: impugnato verdetto assoluzione operaio

E’ stata fissata per il prossimo 19 aprile l’udienza, davanti alla prima sezione della Cassazione, contro la sentenza d’assoluzione, pronunciata lo scorso 22 giugno dalla Corte d’Assise d’Appello di Palermo, di Gaetano Sciortino, 59 anni, di Cattolica Eraclea. Ad impugnare il verdetto è stato il sostituto procuratore generale di Palermo, Giuseppe Fici. Sciortino era stato accusato dell’omicidio del marmista Giuseppe Miceli, ucciso il 6 dicembre 2015 all’interno del suo laboratorio di Cattolica Eraclea. E in primo grado fu condannato a 24 anni di reclusione dal Tribunale di Agrigento. In appello, in accoglimento delle tesi dei difensori, gli avvocati Santo Lucia e Giovanna Morello, la sentenza è stata totalmente ribaltata. E l’imputato è stato assolto. Anche il difensore di parte civile, l’avvocato Antonino Gaziano, che difende i familiari della vittima, aveva impugnato il verdetto contestando la sentenza di Appello che trascurerebbe, secondo quanto contenuto nel ricorso, alcuni elementi che proverebbero con certezza che a uccidere Miceli è stato l’operaio.

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