Ospedale di Agrigento, cresce il numero delle prestazioni rese dell’ambulatorio accessi vascolari
Volumi d’attività in forte crescita per l’ambulatorio accessi vascolari del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento. I report annuali delle prestazioni rese dal servizio, afferente all’unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Gerlando Fiorica, evidenziano un corposo trend di crescita del numero e della tipologia delle prestazioni, di notevole utilità e rilievo sanitario, rese alla collettività agrigentina grazie all’impegno e alla dedizione dell’equipe sanitaria dell’ambulatorio guidata dalla dottoressa Carmen Liuzzo. L’andamento pluriennale delle attività, dal 2018 al 2023, registra infatti una decisa impennata sia nell’impianto dei “port vascolari”, dispositivi sottocutanei composti da un serbatoio ed un catetere che permettono infusioni endovenose senza più necessità di dover cercare la vena, dei “picc”, ossia “tubicini” inseriti mediante venipuntura ecoguidata sul braccio la cui punta è posizionata sulla giunzione tra vena cava superiore e atrio destro, e i cosiddetti “midline”, cateteri periferici posizionati invece in una posizione venosa meno centrale ma anch’essi destinati a garantire un trattamento sicuro ed efficace nel medio-lungo termine. Il totale degli impianti, nel periodo preso in esame, ha fatto registrare 126 prestazioni nel 2018, 232 nel 2019, 315 nel 2020, 480 nel 2021, 474 nel 2022 sino a giungere a 561 nel corso del 2023. Nel dettaglio, i “port” passano da 15 nel 2018 a ben 178 nel 2023, i “picc” da 98 a 213, e i “midline” da 13 a 170. In decisa crescita anche il volume complessivo delle medicazioni: 59 nel 2018, 565 nel 2019, 1285 nel 2020, 2256 nel 2021, 2769 nel 2022 e 3051 nel corso dell’anno 2023 appena concluso. Impianti, medicazioni e rimozioni sono eseguite dal team composto dalla dottoressa Rosi Alessi e dai sanitari Catania, Dispenza, Bruno, Carlino, Perez, Cimino, Miceli, Buscaglia e La Vecchia.