Il presidente del consiglio comunale di Canicattì Domenico Licata ha protocollato due richieste urgenti al sindaco Vincenzo Corbo, agli assessori Muratore e Tedesco e al segretario generale del comune.
La prima ha per Oggetto: ripristino urgente dell’impianto di riscaldamento della Sala Consiliare e dell’ascensore del Palazzo di Città.
Testo integrale:
Si segnala che sono pervenute, allo scrivente, diverse lamentele a causa del mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento della Sala Consiliare che, causa le temperature invernali, risulta poco ospitale sia per gli addetti ai lavori che per il pubblico presente in aula. A tale criticità si aggiunge il più volte segnalato mancato funzionamento dell’ascensore, fermo da anni, grave situazione che di fatto mortifica i diritti delle persone disabili a poter accedere nei luoghi pubblici. Per quanto sopra, al fine di poter ricostituire una adeguata e dovuta vivibilità della Sede, Si esortano le SS.LL. ciascuno per le proprie competenze, a provvedere in tempi rapidi al ripristino degli impianti su citati e si invita fin da ora, in caso di mancata riparazione, a prevedere una sede sostitutiva adeguata allo svolgimento dei prossimi Consigli Comunali.
La seconda ha per Oggetto: Segnalazioni mancato riscontro richieste di accesso agli atti
Testo integrale:
Così come emerso più volte da interventi effettuati da diversi Consiglieri Comunali durante i lavori in Aula, nel pieno rispetto dei compiti in capo allo scrivente, si segnala che questi ultimi nel tempo abbiano prodotto varie richieste di accesso agli atti che, nonostante siano abbondantemente trascorsi i termini di legge previsti per il riscontro, risultano tutt’ora inevase. Certo di un Suo pronto interessamento presso i Responsabili di E.Q. dell’Ente, auspico un rapido ripristino della possibilità per ciascun consigliere di far valere i diritti e le funzioni loro conferite dalla carica elettiva, nell’ambito delle prerogative previste dalla legge, dallo statuto comunale, dal regolamento e dalle disposizioni contenute nei regolamenti comunali.
