Un trentaduenne di nazionalità marocchina, residente ad Agrigento, nonostante fosse ai domiciliari evade prima del processo per direttissima in cui avrebbe dovuto comparire per rapina. Riconosciuto da un poliziotto delle Volanti libero dal servizio, è stato arrestato una seconda volta. L’agente che lo ha riconosciuto ed ha chiamato i suoi colleghi è quello che lo aveva acciuffato la notte precedente. Il giovane marocchino assieme ad un ventitreenne di nazionalità guineana, anche lui residente ad Agrigento, erano stati arrestati perché avevano malmenato e rapinato dell’auto un ventisettenne agrigentino. Il trentaduenne, posto ai domiciliari, come se nulla fosse si è allontanato. A notarlo, riconoscendolo, nei pressi di un bar di Porta di Ponte, è stato un agente libero dal servizio che aveva deciso di fare un giro in bicicletta nella zona del centro cittadino. L’indagato è stato immediatamente bloccato e portato in stato di arresto in caserma. Su ordine dell’Autorità giudiziaria è stato nuovamente posto in regime di detenzione domiciliare in attesa dell’udienza in cui dovrà rispondere sia della rapina che dell’evasione.
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