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Agrigento. Ha sparato ad un immigrato, posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico

Il Gip del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, a carico del pensionato agrigentino di 77 anni, che la mattina dello scorso 20 dicembre, ha sparato al quarantanovenne disoccupato di nazionalità tunisina, da circa trent’anni residente ad Agrigento, dalle parti di via Cannameli e via Gallo, nella zona sottostante alla via Atenea, nel centro storico della città dei templi. A notificargli il provvedimento sono stati i poliziotti della Squadra Mobile. L’anziano è stato arrestato, e dopo le formalità di rito in Questura, riaccompagnato a casa, appunto, in regime di detenzione domiciliare. Deve rispondere di tentato omicidio. Ipotesi che si aggiunge a quella di detenzione illegale di pistola di provenienza furtiva. Il giorno del fattaccio l’anziano arrestato, dagli agenti, per detenzione abusiva d’arma, durante l’udienza di convalida, ha confessato d’aver sparato all’immigrato. A lui i poliziotti della Mobile, delle Volanti e della Scientifica sono arrivati, attraverso l’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Agrigento e, grazie alla visione e acquisizione, di alcuni filmati dei sistemi di videosorveglianza collocati lungo il tracciato che collega la via Atenea con piazza Ravanusella. 

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