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Ravanusa. Fidapa e Uciim incontrano Carmelo Impera: Educarsi per educare! 

Un  importante convegno dal titolo “EDUCARSI per EDUCARE” quello che si è svolto sabato 16 dicembre 2023,  presso la biblioteca comunale di Ravanusa, sui temi dell’emergenza educativa , sul ruolo genitoriale, sul compito delle agenzie educative, con un  relatore d’eccezione , Carmelo Impera:  psicologo, psicoterapeuta, giudice onorario del Tribunale di Catania,  Direttore dell’Accademia dell’Aninma di Ragusa, fondatore dell’Oasi Don Bosco, una comunità per ragazzi problematici. Un incontro  fortemente voluto da due associazioni operanti sul territorio: Fidapa e Uciim,  presiedute rispettivamente dall’ ins. Maria Rita Bonetta e dall’ins.Enza Lombardo, le quali  hanno a cuore la formazione,  la crescita e l’educazione dei ragazzi.

Sono stati approfonditi i temi riguardanti le competenze educative dei genitori,  indispensabili per far crescere sane le nuove generazioni.

” Come educatori ed  “addetti ai lavori”  ci accorgiamo che i giovani di oggi vivono  un grave disagio generazionale, ed una grave perdita valoriale,  di fronte alla quale le  famiglie sono incapaci il più delle volte a porvi rimedio, complice una  mancata e corretta comunicazione, inficiata da un uso eccessivo dei social media.

Quello che chiediamo , questa sera , a Carmelo Impera , è di fornirci una serie di strumenti operativi , una sorta di ” istruzioni d’uso” necessari ed importanti per le  famiglie e gli educatori a vario titolo.” Questo è quanto affermano le presidenti delle due sezioni.

Nel corso dell’incontro,  sono stati trattati   i nodi più problematici del processo educativo,  riflettendo su ciò che rende più sana la famiglia , sul significato di essere genitore, il mestiere più antico del mondo, ma anche il più difficile e complicato, poiché gli errori possono avere delle serie ripercussioni sulla vita dei figli

 Per poter vivere serenamente il ruolo genitoriale , occorre mettersi spesso in discussione per cercare di migliorarsi e migliorare l’esempio da dare ai figli e la relazione con loro.

 Rispondendo “no” a delle richieste dei figli ,  ha spiegato Impera con la sua caratteristica verve di trascinatore che sveglia le coscienze,  li aiuteremo ad uscire da quel senso di onnipotenza, difficile da gestire.

 Un bel “no” di tanto in tanto può solo che giovare, un “no” da difendere senza cambiare idea.   L’educazione è solo testimonianza e capacità di autorevolezza.

 La società potrà salvarsi solo se la famiglia, come dice papa Francesco, diventa ciò che semina e non delega l’educazione agli enti esterni al nucleo familiare».

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