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Canicattì. Ha ucciso il consuocero per un matrimonio non gradito, chiesti 26 anni di carcere 

Il sostituto procuratore Paola Vetro ha chiesto ventisei anni di reclusione, con l’esclusione delle aggravanti dei futili motivi e della minorata difesa, nei confronti di Luigi La Lomia, 77 anni, pensionato di Canicattì, accusato dell’omicidio del consuocero, Mario Vincenzo Lauricella, 60enne meccanico, e del tentato omicidio della futura nuora. Il processo è in corso di svolgimento davanti ai giudici della Corte di Assise di Agrigento presieduta dal giudice Alfonso Malato. Alla base della vicenda accaduta il 30 maggio 2021, secondo quanto ipotizzato adesso dall’accusa, un matrimonio non gradito tra il figlio di La Lomia e la figlia della vittima. Quel giorno a margine dell’ennesima violenta discussione, la situazione degenerò. Il pensionato, a bordo di un Fiat Doblò, investì il consuocero schiacciandolo contro il muro del magazzino. Mario Vincenzo Lauricella in quell’occasione, prima di essere travolto dal mezzo pesante, riuscì a salvare la figlia spingendola fuori dalla traiettoria del veicolo. Il meccanico morì all’ospedale di Messina dopo un mese di agonia. L’imputato è difeso dall’avvocato Calogero Meli. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Salvatore Amato. Si torna in aula il 26 gennaio per le arringhe.

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