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Caltanissetta, rivolta detenuti, Carmela Petralia, Cisl: perenne stato di emergenza

La rivolta di trenta detenuti del carcere Malaspina di Caltanissetta, ieri 24 novembre, si è risolta senza tragiche conseguenze ma il fatto di cronaca rimane ed è la spia di un serio malessere. La protesta nissena è l’ultima in ordine di tempo e ripropone il tema dello stato di emergenza nel quale versa il nostro sistema penitenziario. «Carceri sovraffollate, padiglioni interdetti, scarsa manutenzione, carenza degli organici di Polizia penitenziaria sono un mix esplosivo» dichiara la Segretaria generale Cisl Agrigento Caltanissetta Enna, Carmela Petralia. «L’emergenza c’è ma si risolve affrontandola. Le strutture detentive – prosegue – sono decadenti necessitano di un piano di manutenzione straordinaria non la semplice interdizione per carenze strutturali. E’ come mettere la polvere sotto il tappeto, cosa che un paese civile non può permettersi».

Per Domenico Ballotta, reggente FNS Cisl «Come FNS Cisl da tempo rappresentiamo lo stato di affanno nel quale versa il sistema penitenziario italiano. Le nostre osservazioni sono state oggetto di audizione delle organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria alla Camera dei Deputati. Alle Commissioni Giustizia e Lavoro pubblico abbiamo rappresentato l’endemico stato di carenza degli organici. Siamo ancora in attesa risposte e azioni risolutive che non sono più indifferibili».

Nel carcere Malaspina di Caltanissetta, circa trenta detenuti si sono barricati nel reparto della struttura penitenziaria dove risiedono. Sembrerebbe che abbiano protestato per le condizioni all’interno del carcere, in particolare per la mancanza di acqua calda e la tempistica con la quale vengono lavorate le pratiche per concedere i permessi.

Alcuni detenuti avrebbero sottratto le chiavi a una guardia e dopo aver aperto altre celle si sono barricati all’interno di un reparto.

A dare manforte agli agenti di polizia penitenziaria sono intervenute pattuglie della polizia e dei carabinieri. Sul posto è intervenuto anche il magistrato di sorveglianza. Fortunatamente non si sono registrati feriti. 

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