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Le Arance di Ribera Dop “sbarcano” nel Lazio. 

“E’ partita la nuova stagione dell’Arancia di Ribera D.O.P.,” – dichiara Salvatore Daino, Presidente del Consorzio di tutela. Le iniziative del Consorzio di tutela per la campagna 2023-2024, prevedono vari progetti di promozione e valorizzazione dell’Arancia di Ribera D.O.P., volti a raggiungere direttamente i consumatori.

In particolare, il 25 novembre all’interno di diversi punti vendita della G.D.O., dislocati nel territorio della Regione Lazio, verrà svolta un’attività di promozione che prevede la distribuzione della ns. prestigiosa Arancia e la degustazione di spremute, la consegna di brochure informative che illustrano le caratteristiche organolettiche del prodotto, la specificità e i benefici che possono attrarre i consumatori dell’Arancia di Ribera D.O.P.. L’obiettivo è di intensificare i rapporti commerciali con la GDO e fidelizzare i consumatori finali.

Verrà anche svolta un’attività di promozione nelle piazze italiane, che interesserà la Regione Veneto, in collaborazione con il Lions Club di Padova.

Secondo il Dott. Paolo Parlapiano, Vice Presidente del Consorzio di Tutela Arancia di Ribera D.O.P. E Responsabile GDO della Parlapiano Fruit Srl, “la campagna 2023-2024, che inizia con una decina di giorni di ritardo a causa del clima, che non ha favorito la maturazione del prodotto, si presenta come una stagione eccellente, con frutti di buona qualità sia dal punto vista visivo che organolettico, dolci e succosi.”

L’impegno del Consorzio di Tutela Arancia di Ribera D.O.P. è di mantenere alto il livello di selezione e di qualità degli agrumi, affinché si consolidi il sempre maggiore apprezzamento riscontrato ad oggi alla vendita.

Auguro buon lavoro– conclude Salvatore Daino – a tutti gli operatori della filiera, produttori e centri di confezionamento dell’Arancia di Ribera D.O.P..

L’ARANCIA DI RIBERA D.O.P.

Le caratteristiche peculiari dell’Arancia di Ribera sono:

• una consistenza della polpa tale che le vescicole di succo si dissolvono in bocca lasciando pochissimi residui membranosi;

• un perfetto equilibrio tra gusto, aroma e profumo.

• polpa bionda e zuccherina adatta al consumo fresco e che la distingue dalle altre varietà siciliane pigmentate di rosso e dal sapore subacido.

E’ provato che queste caratteristiche qualitative ed organolettiche si differenziano da quelle provenienti da altri areali di coltivazione, conferendole una propria identità nei mercati nazionali ed europei.

Queste qualità esclusive sono essenzialmente legate ai fattori ambientali: clima, terreno e acqua. Gli aranceti, infatti, sono presenti ai lati e sui versanti dei fiumi Verdura, Magazzolo, Platani e Carboj dove la natura dei terreni è costituita da un alto contenuto di argilla tale che il terreno si crepacci durante l’estate. Questi suoli che appartengono all’ordine dei Vertisuoli e degli Inceptsuoli hanno unagrande potenzialità agronomica. Essi sono ricchi di minerali primari prontamente assimilabili, ad alta capacità di scambio cationico (> 20 meq/100 g.), caratteristica che contribuisce ad aumentare notevolmente il contenuto di potassio scambiabile e disponibile per l’arancia di Ribera.

L’elevata disponibilità di potassio, che favorisce la migrazione degli zuccheri dalle radici, foglie e rami sino ai frutti, unite alle condizioni climatiche tipiche dell’area mediterranea, contribuiscono in maniera decisa ad aumentare il contenuto di zuccheri e la qualità gustativa nell’ Arancia di Ribera. In queste aree, anche le caratteristiche fisiche del terreno svolgono un ruolo importante nel determinare le caratteristiche del prodotto. I suoli, formati da sedimenti alluvionali, sono caratterizzati da una tessitura equilibrata, che assicura la succosità dei frutti e conferisce unicità ai suoli di questa area, legata all’elevato contenuto di argilla, mitigato dalla sabbia e frequentemente da ciottoli, che garantiscono la libera circolazione dell’aria e dell’acqua e consentono l’instaurazione di processi biologici, con l’insediamento di una microflora “positiva”, favorevoli alla sintesi della sostanza organica che, come è noto, favorisce l’assimilazione degli elementi nutritivi e dell’acqua.

Inoltre, durante la stagione estiva, per far fronte alla mancanza di piogge, gli agrumeti ricadenti nel comprensorio dell’Arancia di Ribera vengono irrigati attraverso un sistema di canalizzazione che utilizza le acque invasate nelle dighe Castello, Arancio e di Prizzi, provenienti rispettivamente dai fiumi Magazzolo, Carboj e Verdura.

I suddetti fiumi forniscono abbondante acqua di ottima qualità, di composizione equilibrata con bassa conducibilità esente da elementi inquinanti. La presenza del mare determina per tutto l’anno condizioni termiche e igrometriche, che ben si sposano con le esigenze ecofisiologiche dell’arancio, assai raramente, infatti, si verificano danni da calamità naturali come gelate o venti sciroccali responsabili di notevoli danni per le colture.

La sapienza dell’uomo nel coltivare e curare gli aranceti nel rispetto delle tradizioni e culture locali e la salubrità dell’ambiente contribuiscono armonicamente a fornire a questo prodotto qualità uniche.

Altri parametri importanti che caratterizzano l’arancia di Ribera sono:

• l’ottimo rapporto tra i solidi solubili totali e gli acidi organici:

• la pezzatura media dei frutti alquanto elevata;

• il colore arancio intenso della buccia e del succo;

• la succosità elevata che la rende una buona varietà anche da succo.

L’ areale in cui viene coltivata l’Arancia di Ribera è una vera “oasi arancicola” totalmente distaccata dal contesto agrumicolo regionale.

Il territorio agricolo di Ribera ha rappresentato per molti decenni il punto di riferimento più

all’avanguardia dell’intero territorio regionale ed in alcuni casi anche a livello nazionale per le capacità professionali delle maestranze, per le avanzate tecniche colturali messe a punto dai coltivatori, per la qualità delle produzioni ottenute, che continuano a riscuotere notevole successo.

La zona di produzione dell’ “Arancia di Ribera” comprende le aree della Provincia di Agrigento ricadenti nei Comuni di: Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Ribera, Sciacca, Siculiana e Villafranca Sicula e della Provincia di Palermo nel comune di Chiusa Sclafani.

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