La Mendola: “In questa fase bisogna lavorare senza indugi all’inserimento dello scalo agrigentino nel Piano nazionale degli aeroporti! A quel punto potremo puntare alla posa della prima pietra entro i successivi cinque anni”.
“Potrebbe essere questa la scintilla per indurre le istituzioni competenti ad avviare la prima fase della tabella di marcia per la concreta realizzazione dell’aeroporto Valle dei Templi: la fase della programmazione, con l’inserimento dello scalo agrigentino nel Piano Nazionale degli Aeroporti, supportato dalla documentazione necessaria a dimostrarne la sostenibilità economica nel tempo”.
Con queste parole, il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola, plaude all’impegno dei parlamentari agrigentini che hanno conseguito l’obiettivo di inserire l’articolo 8 bis nel Decreto Sud (DL 124/2023), confermando al tempo stesso la necessità di seguire un cronoprogramma, distinto in due fasi: la prima, che riguarda l’inserimento dell’infrastruttura nella programmazione nazionale, e la seconda, che riguarda invece la progettazione e l’esecuzione dei lavori.
“L’articolo 8 bis – ricorda La Mendola – fissa un termine di 120 giorni per la presentazione di un progetto al ministero delle Infrastrutture. Non vorremmo registrare, tra quattro mesi, il mancato rispetto di tale termine e il conseguente demagogico scambio di accuse tra opposte fazioni politiche. Dopo decenni di vana attesa, i cittadini pretendono fatti concreti e non tollererebbero ulteriori schermaglie politiche sulla loro pelle. Lanciamo dunque un appello ai parlamentari agrigentini e alle istituzioni competenti affinché le recenti notizie sulla realizzazione dell’aeroporto Valle dei Templi si distinguano dai soliti proclami politici che illudono i cittadini da troppo tempo, puntando alla concreta realizzazione dello scalo. In questa fase, bisogna lavorare senza ulteriori indugi all’inserimento dello scalo agrigentino nel piano nazionale degli aeroporti, redatto dall’Enac nel mese di ottobre dello scorso anno e depositato al ministero delle Infrastrutture. A quel punto (e solo a quel punto) – conclude La Mendola – potremo puntare alla posa della prima pietra entro i successivi cinque anni. Ribadiamo, comunque, che affinché ciò avvenga i nostri rappresentanti istituzionali e politici dovranno lavorare all’unisono, abbandonando la politica dei veti incrociati che per tanti anni ha tarpato le ali allo sviluppo socioeconomico della nostra terra”.
L’Ordine degli architetti continuerà a stimolare le istituzioni competenti, la deputazione agrigentina e le varie componenti della società civile affinché venga superato quel muro di gomma che, sino a ora, ha impedito la realizzazione di un’infrastruttura che costerebbe meno di tre chilometri di autostrada e che sarebbe saldamente sostenibile dal punto di vista economico, grazie al gran numero di turisti attratti dalla Valle dei templi, dall’utenza della Sicilia meridionale e dalle tante risorse culturali e ambientali del nostro territorio.