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Comitato Popolo Produttivo: 2000 famiglie siciliane balneari a rischio, denunceremo dirigenti regionali costieri siciliani. 

“I Dirigenti regionali se faranno le aste saranno denunciati per danni milionari alle famiglie”

È Finita l’era di chi agisce contro le leggi dello Stato – afferma il Portavoce Nazionale del Comitato Popolo Produttivo, Claudio Maurelli. A tal riguardo, come Comitato Nazionale in rappresentanza di 10 Categorie lavorative nazionali e 920.000 posti di lavoro, siamo costretti a scendere in campo a difesa dei “balneari e punti di ormeggio”, che siamo pronti a tutelare in tutte le sedi opportune.

Vorremmo ricordare ai dirigenti regionali siciliani, che lo Stato ha delegato la Regione Sicilia nella sola gestione (non è proprietaria) delle aree cittadine. Di conseguenza, sapendo che esiste una legge dello Stato in vigore, sarebbe incomprensibile assumersi dei rischi di firmare delle aste e mandare sul lastrico le famiglie siciliane dal 01.01.2024.

Il funzionario regionale, giurando fedeltà alla Repubblica ed alle sue Leggi, qualora violasse le leggi si assumerebbe, procedendo alle aste a far data dal 01.01.2024, le responsabilità di un illegittimo affidamento a soggetti terzi costituendo conseguenti palesi rischi, di un possibile danno erariale e un danno temuto milionario verso le famiglie. Il Popolo Produttivo è pronto a citare in giudizio ordinario direttamente i dirigenti regionali, che andrebbero a generare la grave perdita economica delle famiglie, la cui competenza giuridica spetta alla Corte dei Conti.

Seguirà Diffida formale ai dirigenti regionali costieri siciliani. 

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