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Un’altra tegola cade sull’autotrasporto siciliano.

Autotrasportatori, Fai Sicilia, Segretario Salvatore Bella: 

Il Governo nazionale tace in maniera preoccupante sul Marebonus 2022, ad oggi nessun riscontro sulle rassicurazioni fatte durante l’estate da parte dei vertici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti circa la possibilità di recuperarli. Ricordo che si tratta di 39 milioni di euro tutti a valere sui traghettamenti ro-ro 2022 derivanti dalla Legge di Bilancio 2021 (L. n. 178 del 30.12.2020, art.1 comma 672, euro 19,5 mln) e dal d.l. n.21 del21.03.2022 (art.13, comma1 euro 19,5 mln) convertito con la Legge n. 51 del 20.05.2022 (sempre art.13, comma1); ad entrambe le previsioni normative non è seguito un decreto attuativo.

La situazione si aggraverà ulteriormente a gennaio 2024 quando gli armatori, per adeguarsi al sistema ETS (l’Emission Trading Scheme voluto dall’UE e contenuto all’interno del pacchetto Fit for 55) per la riduzione della CO2 regolato da direttive europee, applicheranno circa 300 euro di rincari sui costi dei traghettamenti, incidendo il 30% sul nolo attuale.

La situazione era già drammatica per i maggiori costi che le nostre imprese di autotrasporto sostengono a causa del caro gasolio e dell’insularità in quanto non abbiamo alternative al trasporto combinato strada – mare per le lunghe tratte.

Faccio l’ennesimo appello ai politici siciliani e al Presidente della Regione Schifani perché di questa situazione i più penalizzati sono gli autotrasportatori siciliani. Chiedo di agire in fretta prima che si inneschi la rivolta della categoria in Sicilia.

Riguardo al contributo siciliano per l’attraversamento dello Stretto di Messina abbiamo segnalato al Direttore Generale del Dipartimento Trasporti le difficoltà e le lungaggini legate alla presentazione dell’istanza in modo da adottare gli opportuni correttivi. E’ opportuno ricordare che a fronte di uno stanziamento iniziale di 10 mln di euro d oggi sono stati concessi contributi per appena 113.000,00 euro proprio per le difficoltà nel produrre l’istanza e che ha fatto desistere molte imprese dalla presentazione, rinunciando al contributo. Confidiamo che l’Assessore Aricò segua questa vicenda con particolare attenzione.

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