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Canicattì, Terre d’uva: grande cucina, grande festa e grande attesa per un evento dalle grandi aspettative.

IL 10 SETTEMBRE 2023 TORNA UNA STORICA “FESTA DELL’UVA DI CANICATTÌ” RIDISEGNATA E PROMOSSA DA PIETRO LA TORRE CON UN COINVOLGIMENTO INCREDIBILE DI TANTE REALTÀ PRODUTTIVE.

La terra di Canicattì e da sempre legata alla storia dell’uva e, considerata l’anima commerciale di questo paese che è centro naturale ed economico per un Hinterland ben vasto, la “festa dell’uva” è una conseguenza ovvia. Già negli anni 30 si hanno documenti di una organizzata Festa. La nostra memoria non può dimenticare però le più recenti feste dell’uva Italia, chiamata anche “Sagra dell’uva Italia di Canicattì”, che hanno visto negli anni, oltre l’impegno istituzionale del Comune, l’opera in prima linea del prof. Angelo La Vecchia, dell’avv. Giuseppe Alaimo e del prof. Calogero Montanti.

La crisi del settore e la crisi generale degli enti locali hanno per diversi anni sopito ogni manifestazione a sostegno di questo prodotto e la rassegnazione a tutto ciò era ormai assodata. La svolta a tutto questo torpore viene da un personaggio sul quale vale la pena porre “l’evidenziatore”. Pietro La Torre è uno chef. Ma prima di essere un bravissimo chef è un grande imprenditore che gradino, dopo gradino, partendo dalla gavetta “vera e sudata” ha saputo costruire una realtà imprenditoriale tra le prime della nostra bella Sicilia. Il tutto rimanendo nella “sua” Canicattì che lo ha adottato proprio come figlio. Oltre a tutto ciò Pietro La Torre è una persona che negli anni è rimasto con i piedi per terra. Umile nel suo lavoro ma determinato. E generoso come i grandi chef. La sua generosità lo ha portato oggi a reinventare una Festa dell’uva che non c’era più e a creare un evento che per molti aspetti ha dell’incredibile. La sua “Festa dell’Uva” ha creato un movimento generale che ha coinvolto istituzioni, consorzio, cantine e realtà produttive di tutto il territorio. Il tutto condito dalla presenza di grandi personalità della ristorazione come Pino Cuttaia, Filippo La Mantia e altri chef che onorano il nome della Sicilia.

L’evento è qualcosa di incredibile per numero di realtà coinvolte. Dalle notizie diramate sulla pagina Fb o Instagram (Terre d’uva) si potrà acquistare un carnet di 6 ticket per sei degustazioni al prezzo di 10€ e si potrà prendere un bicchiere per gli assaggi con una cauzione di 5€. Ma il bello è sulla grande varietà di proposte da degustare. Ovviamente il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Pietro La Torre stupisce sempre nei suoi eventi e questa volta ha voluto stupire di più. Sulle pagine dei social sono postate le “creazioni” degli chef presenti che hanno come tema l’uva. Ecco di seguito il lungo elenco delle portate messe in degustazione:

• mozzarelle e burratine del Caseificio Fratelli Lepre;

• salsiccia di tonno con mandorle di Noto, Uva Italia IGP di Canicattì e crema di concentrato di pomodoro in agrodolce di Rita Castiglione (La Torre Catering)

• carpaccio di lonzino di maiale con riduzione di cipolla di Castrofilippo, succo d’uva Italia e peperoncino di Castrofilippo di Pietro Carlino (Macelleria Pietro Carlino);

• “La spatola in vigna”, un filetto di spatola con pangrattato tostato, battuto di pomodori essiccati e uva bianca di Giovanni, Teresa e Vania Morello (Oasi Beach – Osteria del Mare);

• bignè craquelin con crema Chantilly e uva a pochèe di Salvatore e Giuseppe Amico (Pasticceria Amico);

• panino con mortadella e una chutney di uva e cipolla di Luigi Guadagnino (La Torre catering);

• l’arancino con sarde, finocchietto e Uva Italia IGP Canicattì appassita di Maria Diana (Termini srl);

• crostino senza Glutine e Lattosio con uva italia, salmone affumicato, ricotta elle erbette, olio di semi d’uva, zuppetta d’uva e cetrioli e crostino Senza Glutine con crema di patate ratta al wasabi, pesce spada affumicato, miele d’uva, zeste di lime candite, uva speziata, zuppetta d’uva e cetrioli di Francesco Virga e Alessia Piraneo  (Mancuso&co);

• “Terre Lontane”, un bottone di scarola, mandorla, uva italia di Canicattì, demi glace di maiale e mosto d’uva di Pietro Elia Baima Griga (Aquanova Hosteria);

• panettone artigianale con uvetta e canditi di Sicilia, la granite di pistacchio e gelsi neri dell’Etna e il gelato all’uva Italia di Canicattì di Giulio e Vincenzo Bonfissuto;

• sfoglia di manzo con uva confit di Alessandro Papa (Il Brillo);

• “Dolce Italia”, un bisquet al pistacchio con gelèe d’uva servito in crema chantilly di Andrea Amico;

• il lombo di merluzzo affumicato con alga Nori, cipolla croccante, olio di vinacciolo e succo di uva italia di Demetrio Di Puma (Aquanova Hosteria);

• finta pizza con stinco di suino, chutney di uva, cipolla di Castrofilippo e peperoncino di Tony Pitruzzella (La Torre Catering);

• Cocciu d’amuri”, una crostata di frolla al limone e mousse al limone, con cuore di cremoso al mandarino tardivo di Ciaculli e granita d’uva di Evelyn e Marta (Caffetteria del Parnaso);

• “Inglimotto” con crema pasticcera d’uva e babà in vasocottura con gelèe d’uva di Giovanni Inglima (Pasticceria Angelo Inglima);

• “Pampini nettari e punta di piettu”, il paninetto creato da Francesco Arena all’uva con punta di petto cotto con foglie di vite e ristretto di vino cotto bianco di Gianni Giardina e Paolo Farrugio (Macelleria Giardina);

• Panuzzu profumato con maialino locale e salsa d’uva di Gioachino Canicattì (Macelleria Crudo e Cotto);

• ravioline di ricotta guarnite con salsa all’uva e il panettone tradizionale con salsa all’uva di Valerio Milazzo (Milbrut – Dolce passione di Famiglia);

• prodotti caseari del Caseificio Costanzo;

• “Sushi cà scrusci” di Antonio Giardina (Acamante bar);

• risottino “Birbantello” mantecato con una salsa di uva Italia, guarnito con un cuore di vellutata di piselli, cerchietti di calamaretti grigliati, cozze sgusciate ed infine, dei chicchi di uva Italia confit di Vasile Ionescu (La Torre Catering);

• petto d’anatra CBT, riduzione di uva IGP, robiola di capra girgentana e uvetta confit di Monci Toubib (Zamù);

• gamberone con infusione di succo d’uva e lime, spaghetti di cetrioli cotti a freddo e panino con la curcuma di Salvatore Ciccolella (La Torre Catering);

• risotto con uva italia, piacentino ennese, acqua di foglie di vite e aria di uva pigiata di Giovanni Chianetta (presid. Ass. Prov. Cuochi e Pasticc. “Salvatore Schifano);

• pizza intitolata “mangiatilla cà bona è…” di Monica Zucchetto (pizzeria Monica);

• cubo di tonno con salsa di mandorle e composto d’uva e fichi di Salvatore Agnello (presid. Ass. Prov. Cuochi e Pasticc. di Caltanissetta);

• panettone al cioccolato e il pandorato, entrambi con la confettura extra di Uva Italia IGP di Canicattì di Diego Lo Verme (Almondor Gusti Siciliani);

• torta celebrativa, un pan di spagna alla vaniglia con crema chantilly e Uva Italia IGP Canicattì disidratata di Roberta Petix e Rosario Caico (La Torre Catering);

• “Abunab”, una polpetta di pesce spada accompagnata da marmellata di cipolla di Castrofilippo, pane arabo aromatizzato alla paprika, pistacchio di Raffadali e una composta di uva Italia di Carmelo e Maurizio Mantione (Zaliclò Charme e Gourmet);

• Maccheroncelli con sarde, finocchietto pugliese, uva italia al Passito e crumble di sfincione di Lillo Migliore ( Aquanova Hosteria);

• “Sinfonia Settembrina”, un cus cus dolce con Uva Italia, pistacchio e mandorla di Samuele Palumbo (referente Compait Caltanissetta);

• gamberone al panko con salsa di uva italia al peperoncino di Giuseppe Lombardo (La Torre Catering).

• cremino di fior di latte con salsa d’uva e mandorle e sorbetto d’uva di Santo Li Calzi (Elenka);

Cooking show di:

Pietro La Torre; Pino Cuttaia; Peppe Leotta; Franco Vissalli; Santo Li Calzi (Elenka); Francesco Patti e Domenico Colonnetta (rist. Il Duomo di Ragusa Ibla); Mario Peqini (Aquanova Hosteria); Vincenzo Cinardo (Ariston Dolci); Filippo La Mantia.

Vini:

• Strada del Vino e dei Sapori della Valle dei Templi (L’associazione si occupa di promuovere il territorio della Sicilia sud-occidentale e precisamente tra i fiumi Salso e Platani, con al centro la Valle dei Templi di Agrigento e parte della provincia di Caltanissetta);

• Az. Agr. G. Milazzo (cantina d’eccellenza nel territorio. Migliore Cantina nel Mondo 2015 Expo)

• Le Casematte (situata nel vasto territorio messinese, nasce con la grande scommessa di riportare in auge il Faro Doc, storico vino del luogo);

• Cristo di Campobello (nasce la visione di un nuovo percorso enologico basato sulla vinificazione individuale per ciascun vigneto, sulla vendemmia a mano);

• Cummo Vini (di Canicattì – Un progetto iniziato nei primi anni del ‘900 nel piccolo palmento del baglio che si trova tutt’ora fra i vigneti);

• Casa Grazia (I vini dell’azienda raccontano un percorso di crescita e sperimentazione);

• CVA Canicattì (Storica cantina del nostro territorio);

• Cantina Vella (di Sant’Angelo Muxaro, le vigne gestite in regime di agricoltura biologica dal 2013);

• Tenute Camilleri (dai vigneti di famiglia nella terra del barocco di Naro);

• Tasca D’Almerita (La storia della famiglia Tasca d’Almerita è scritta nella terra che custodisce e tramanda da otto generazioni);

• Grottarossa Vini (posizionata tra la Valle dei Templi in Agrigento e i Colli Nisseni in Caltanissetta);

• Planeta (La Famiglia Planeta, nell’arco di tantissime generazioni, si è impegnata da sempre nella valorizzazione delle eccellenze vinicole siciliane);

• Donnafugata (Un’azienda familiare che vuole rappresentare nel mondo l’eccellenza Made in Italy):

• Baglio del Feudo (Sorgono all’interno di una terra che ha conosciuto la coltivazione della vite già dal 1860);

• Bagliesi (nasce gli inizi degli anni sessanta, nel cuore della Sicilia, in una terra che esprime ricchezza, profumi e tradizioni);

• Bonsignore (Punta esclusivamente ad una produzione biologica e naturale, rispettando l’ambiente e valorizzando la Sicilia rurale);

• Cantina Firriato (coltivati in regime di agricoltura biologica certificata, Firriato produce annualmente 4.500.000 bottiglie).

Da quanto diffuso l’aspettativa è molto elevata. Certamente l’avere coinvolto così tante realtà produttive e professionalità è già un grande successo per Pietro La Torre che dimostra quanto è importante l’apporto di risorse imprenditoriali nella promozione del territorio. Importante, auspicabile e certamente da incoraggiare e lodare in ogni modo e in ogni occasione. Non ci resta che aspettare e… partecipare. I ticket si possono già acquistare Presso il Cafè Time.

Calogero La Vecchia

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