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Licata. Morto il boss Giovanni Lauria, coinvolto anche nell’operazione Xydi

E’ morto oggi a Licata, probabilmente stroncato da un infarto, Giovanni Lauria, 83 anni, detto il professore, ritenuto da sentenze passate in giudicato il massimo esponente della mafia licatese, già consigliori del boss Giuseppe Falsone. Stamani i familiari lo hanno cercato e non ricevendo risposta si sono allarmati sono andati nella casa dove abitava e lo hanno trovato morto. Nel marzo del 2020, il Giudice per l’indagine preliminare del Tribunale di Palermo, accogliendo l’istanza degli avvocati Luigi Ciotta e Francesco Bertorotta, aveva disposto la scarcerazione (era detenuto nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo) dopo la condanna nel processo “Assedio – Halycon”  concedendo gli arresti domiciliari in ragione dell’età avanzata ed ordinando l’applicazione del  braccialetto elettronico. Lauria, figura principale delle inchieste “Assedio – Halycon” che hanno fatto luce sugli intrecci tra mafia, politica e massoneria del clan licatese, è rimasto coinvolto anche nell’ultima importante inchiesta antimafia dell’agrigentino denominata “Xydi”.

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