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Condannati tre dipendenti Anas per la morte di Giuseppe Barbato, 17enne di Porto Empedocle

Tre condanne per omicidio colposo per la morte di Giuseppe Barbato, l’empedoclino di appena diciassette anni deceduto in un terribile incidente stradale la notte dell’1 ottobre 2017 lungo la via Passeggiata Archeologica. Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento Fulvia Veneziano ha condannato tre dipendenti Anas a 5 mesi e 10 giorni di reclusione ciascuno.

Si tratta dell’ingegnere capo Maria Rita Giglione, del geometra Emanuele Montana Lampo e dell’operaio Alfonso Giglia. La pena è sospesa e sono state concesse le attenuanti generiche. Il Tribunale ha inoltre disposto il risarcimento dei danni in favore dei familiari della vittima da quantificare in sede civile e il pagamento in solido di una provvisionale immediatamente esecutiva di 55 mila euro alla parte civile rappresentata dagli avvocati Francesco Vinci e Nino Augello. Il giovane studente, quella notte, viaggiava a bordo del suo Honda Sh insieme ad una coetanea. Lo schianto, intorno le cinque e mezzo del mattino, dopo aver perso il controllo del mezzo. La passeggera rimase gravemente ferita mentre per Giuseppe non ci fu nulla da fare. I dipendenti Anas, secondo la ricostruzione della Procura di Agrigento, non avrebbero segnalato in maniera adeguata la presenza di un cantiere aperto per rimuovere alcune radici degli alberi presenti in quel punto di carreggiata.

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